20 ago 2011
tempi vuoti....
16 ago 2011
Prima!
La Cuore d'Oro non sbaglia mai davanti ad una impresa davvero impossibile!
Cantate con me, fratelli....
29 lug 2011
Piccoli dettagli di una notte di nubifragio.
15 lug 2011
1 lug 2011
Vestitini per smorfiosette!
18 giu 2011
Spudorata, quasi insopportabile.
28 mag 2011
17 mag 2011
Solitudine. Profonda.
2 mag 2011
22 apr 2011
E' vero.
La sofferenza non giustifica il peccato.
D'altronde non eleva la stupidità,
non la emancipa dal suo esser nulla senza peso
dal suo ripetersi monocorde.
La bontà non basta a giustificare quel lento
flemmatico piegarsi, invecchiare, ciarlare di niente
Non basta nemmeno a coprirne lo smunto colore come
farebbe un buon trucco, un cerone forte sotto i riflettori impietosi
di una ragione che infuria
e chiede solo di crescere.
E' vero.
La mia sofferenza non giustificherà mai i miei peccati.
Ma infatti le giustificazioni le sto lasciando - da tempo -
ai deboli, ai ricchi e ai diplomatici.
E' vero,
tutto assolutamente vero.
Tranne il mio nome sulle vostre labbra.
Scusate la presunzione.
18 apr 2011
Pigolanti
sanno di latte
e non ne vogliono sapere di sembrare meno che uccellini
anche se poi lo sappiamo tutti che da grandi...
...Del tutto ignari del loro potere
sparano a zero su questa mia nottata
piena di pesi sullo stomaco.
Ammettiamolo,
mi sono fatta vecchia per un kebab in piena notte!
Mi fa l'effetto degli arrosticini...
solo che mentre con gli arrosticini mi si materializza una pecora
che non ne vuole sapere di separarsi da me per circa due giorni,
col Kebab non ho ancora capito che cazzo di animale si materializza...
ma è brutto!
Madonna se è brutto....
Vabbè.
I pigolanti pigolano felici.
Anche questa notte,
almeno a musica,
stiamo messi bene.
14 apr 2011
Amore, a volte.
Così lontano dall'immaginabile,
così legato a quello che solo io so e sento
così inseparabile da quello che io sussurro a me stessa
e così diverso da quello che tutti nominano
da restare
a volte
l'unico faro esistente.
Il mio Amore,
a volte.
5 apr 2011
Un'idiota.
2 apr 2011
Fin dall'inizio dei tempi...
Era un uomo che sembrava sempre in procinto di andarsene.
Quando lo aspettavi, si faceva vedere con tre o quattro ore di ritardo, oppure non arrivava affatto, o magari spariva per giorni e giorni, settimane intere, senza lasciare un numero di telefono o una spiegazione.
Ed era sorprendente quanto fosse facile assuefarsi all'amore per lui,
quanto la sua mancanza fosse affine allo stargli assieme:
Lui ti portava così vicina alla solitudine, quella che ognuno sente dentro di sè, quella che si coglie sui volti delle persone nelle metropolitane mezze vuote.
Anche dopo che avevano fatto l'amore e lui si staccava da lei, anche allora, pochi minuti dopo essere venuta, sentiva di perderlo.
Certi uomini, amandoti, ti lasciano nel corpo l'impronta della passione, come un bambino che ti cresce nel ventre.
Possono restarsene lontani per un anno, ma il tuo corpo continua a sentirsi colmo di loro, colmo del loro amore.
Lui ti lasciava come svuotata, colma soltanto della desiderio per lui, di speranza che la prossima volta,
la prossima volta....
E quando ti accorgevi che non avrebbe mai potuto darti quello che chiedevi, lui ormai era l'unica cosa che volevi.
Sentì le lacrime pungerle gli occhi e si ricordò di quello che un suo amico aveva detto a proposito della musica di lui.
Il suo modo di tenere le note ti faceva pensare al momento in cui una donna sta per piangere,
quando la bellezza trabocca dal suo viso come acqua da un bicchiere, e si darebbe tutto pur di non averle
fatto del male, quando il suo viso è qualcosa di così calmo e perfetto che , lo sai, non potrà durare.
Ma quell'attimo, più di ogni altro, ha in sè il presentimento dell'eterno; i suoi occhi trattengono la storia di tutto ciò che le donne e gli uomini si sono detti fin dall'inizio dei tempi.
20 mar 2011
Tra una geisha e un samurai...
12 mar 2011
Post Nudo #2
Aperte.
O la musica ad un volume alto ma non chiassoso.
La luce che illumina solo i sorrisi.
Le risate che sono tante e sincere.
Nessuna ipoteca sul futuro.
Gli atti per nessuna ragione dovuti.
I mille motivi dimenticati.
La strada vecchia ma nuova, nuovissima.
Le mani gentili.
Le parole semplici.
Il punto di vista, in movimento.
I sapori sono quelli della tua terra.
Le carezze così profonde, così delicate.
Si balla ogni genere di musica, senza distinzione.
I vecchi volti sono vecchi pensieri.
Piccole stupide ragazzate indimenticabili.
Tornata nel piccolo porto di una casa solo mia,
mi godo il viaggio, amici miei,
e me lo godo sempre, sola o in compagnia,
con chi voglio io.
Quanto minchia c'ho messo a ricordarmi di quanta luce faccio io?
19 feb 2011
Soltanto i primi venti minuti...
20 gen 2011
5 gen 2011
3 gen 2011
il 2010.
18 dic 2010
15 dic 2010
Pane e cioccolata
Chiamiamola fortuna, forse rivoluzione.
Di certo c'è che di tornare a vedere film non era preventivato
e ancora meno lo era di tornare a scriverne.
La verità è che forse più di tutto mi sconvolge l'ignoranza che conservo dentro di me
e la sorte felice che viene sempre a cercarmi, anche quando tutto farebbe temere che non ho nessuna voglia
di farmi trovare nemmeno da lei.
"Ogni giorno a tutte l'ore nasce un uomo che alla felictà è destinato..."
verissimo, comincio a temere di essere tra questi, che mi piaccia o no, che ci creda o no!
Ad ogni modo
cominciamo da una parola particolarmente cara al mio cuore da qualche tempo a questa parte
"caffèèèèèèèèè!"
Ecco io Lui l'ho sempre legato a questo, al caffè.
"Se nun è bono che piacere è?!"
Lo so che c'è da vergognarsi nel dirlo,
ma insomma una sana ammissione di colpe talvolta fa bene all'anima.
Io Nino Manfredi l'ho sempre pensato stipendiato dalla Lavazza.
Punto.
Poi un giorno, abbarbicata su un divano bellissimo me lo sono trovato davanti che fingeva di non saper scrivere per non farsi riconoscere, poi avvelenato l'ho visto pedalare una bicicletta rovesciata in riva al mare, poi - ed è da qui che parto - me lo sono ritrovata in un film talmente tanto attuale e complesso che non ho potuto trattenermi.
Toccava proprio parlarne, possibilmente scriverne - che ho scoperto essere il mio solo modo per capire davvero cosa sento.
Bene,
veniamo a Lui - sì, sì Nino - che per l'occasione però di cognome fa Garofalo.
Vive in Svizzera, ma è italiano.
Lavora in un ristorante di lusso, ma è in prova.
Teme e detesta un turco in prova come lui che potrebbe occupare l'unico posto da cameriere libero, ma ci dorme insieme.
Parla a sua moglie in fotografia, ma ascolta la vicina greca suonare il piano (o almeno così pensa...)
Trova una bimba strangolata in un parco, fugge, viene fermato dalla polizia, si sente spacciato ma credono alla sua innocenza e lo rilasciano (anche perchè c'è già un reo confesso ....prete ovviamente)
Viene buttato fuori dal ristorante e dalla Svizzera per aver pisciato su un muro per strada, ma non ha il coraggio di ripartire con gli altri emigranti che cantano disperati e felici "che basta il sole, che basta il mare..."
vive da clandestino per un pò cercando un lavoro e lo trova grazie ad un ricco corrotto manager che è fuggito dall'Italia dopo aver mandato in rovina e per strada millemila operai con tutta la fabbrica ma quello si suicida
si ritrova su un treno ma scende di nuovo che di sentir cantare un milanese "almeno abbiamo la nebbia" proprio non gli regge il cuore
finisce in un pollaio dove tutti vivono la vita di polli e galline e ridono felici sostenendo che in fondo differenza non c'è ma lui si accorge che differenza invece c'è
si tinge i capelli di biondo e si ritrova in un bar, ma che volete si gioca Italia contro Svizzera e a lui il biondo non piace per niente, "goooooaaaaaaaaaaallllllllllllllllllllllllllllllllllllll"
questa il volta il treno lo vuole prendere, anche dopo che l'amica greca - intanto sposata - ha ottenuto per lui il visto....ancora italiani che cantano "almeno abbiamo il sole"....ancora una volta giù dal treno, ma sta volta non in stazione, in una terra di nessuno, probabilmente al confine, ancora in tempo per restare in Svizzera dove forse una possibilità c'è. o forse - è vero - a ben guardare NON c'è se sei nato povero, se sei straniero.
Mille le possibili idee e i possibili spunti,
politici ...che a ben guardare ancora c'è chi dice che tanto abbiamo il sole e a ben guardare ancora c'è chi anche senza sole ci prova senza successo, che da st'Italia -ora come allora- si può solo andare via e che la Svizzera per una pisciata sviene tutta intera ma per i capitali sporchi ha sempre le gambe aperte!
Umani...che in quel solco che pochi provano davvero a superare non è detto che ti tocchi in sorte la vittoria (quasi sei destinato a fallire sembra suggerire ogni singola scena del film), ma che l'impresa è talmente tanto importante e la speranza talmente tanto forte che perfino la più usurata volontà non riesce ad arrendersi.
E poi c'è il personale...che a me interessa sempre troppo forse....che quel mare ce lo abbiamo dentro ma sentirlo cantare talvolta è offensivo, che vista da fuori certa pacifica resa fa schifo al punto che preferiamo un'umiliazione fiera, un insuccesso costante, alcune volte persino ingiustizie scottanti pur di non arrenderci all'idea che è tutto qui, che di meglio non può esserci.
C'è questo ordine pulito di un uomo che vive di nulla
questa qualità assoluta di un attore che in soli tre film ha già scalato tutte le vette ed è diventato il mio attore preferito
questa costante crudeltà di immagine e testi
questa scena del pollaio così spregiudicata e surreale da restarti sulla pelle
e questa cosa attorno che mi confonde, che non capisco, che mi fa sussurrare tra un milione di km fatti e da fare e questa prima serata di insonnia casalinga che
"ogni giorno a tutte l'ore nasce un uomo che al dolore è destinato..."
ed io amo pensare che pur appartenendo all'altra famiglia non posso allontanarmi dal rischio di diventare presto una di loro....almeno per un pò ....almeno quanto basta per sentire che una differenza non c'è.
Quanto basta per vedere che una differenza c'è.
14 dic 2010
27 nov 2010
20 nov 2010
i tuoi fiori.
700 e più km
in meno di cinque giorni
sembro stanca?
Beh ma sono stanca
si stanca chi vive
chi corre
chi ci crede ancora
che chi non crede più
deve restare indietro
sembro diversa?
Ma ovviamente lo sono
diverso è chi non si accontenta
chi vuole cambiare
chi trova il coraggio di lasciare
anche se stesso indietro
per trovarne uno nuovo
tutto da esplorare
sembra che fuggo?
ma è naturale che fugga
fugge chi ha fretta
chi non può più aspettare
chi pensa fortemente che anche il dove
una sua importanza ce l'ha
talvolta.
sembra che sono incazzata?
lo sono
perchè amo e voglio amare
e non ammetto più ostacoli
alla bellezza che voglio per me.
di comprendere
o farsi comprendere.
29 ott 2010
Non ne ho più bisogno. (ovvero morte della tolleranza)
In tempo di Bunga Bunga
22 ott 2010
7 ott 2010
30 set 2010
28 set 2010
Learning to fly...
19 set 2010
18 set 2010
Scena I - interno illuminato a giorno (ma è notte)
Per gli insonni è lo spazio di un pensiero, per Lei era una notte intera da vegliare senza farsi sentire vedere o intuire da nessuno.
Lontana dal letto cui aveva legato la mente ma non il corpo, guardava da una finestra ad una strada diversa dal solito.
Non riusciva ad intuirne bene i motivi ma quella che aveva davanti era la perfetta riproduzione della via di casa sua con qualcosa che non sapeva più di casa.
Il lampione che illuminava l'angolo era spento.
Ma non era questo, mille altre notti lo aveva visto, assente ingiustificato, rifiutarsi da far luce.
Non lo ricordava - in realtà - ma ne era certa.
Altrove sentiva un bambino piangere, le macchine passare lente, altri uomini - loro non li sentiva fisicamente ma li intuiva chiaramente - pensare.
Come lei.
Soli.
Ad una finestra.
Quello che aveva lasciato alle spalle era il totale di una vita passata a curare dettagli senza mai guardare l'insieme.
E su questo pensiero non riuscì bene a comprendere il perchè cominciò a spogliarsi.
E partì dall'interno, dal sotto, dal nascosto, dall'intimo, dal personale.
Sfilati via i pensieri come indumenti - pensava - dovrei restare nuda.
L'emozione che si prova ogni volta che si resta nudi è deludente e sensazionale.
Sposti via la stoffa e quello che resta è solo pelle, solo corpo, e non è nudo, mai veramente nudo.
Peli, nei, pieghe e rughe che parlano e ancora parlano...della tua vita , del tuo scendere e salire su cibo, sudore e malattie.
Eppure tutta quell'aria a contatto...
Altrove - Sì ma dove?
Diversamente - Sì ma come?
E tu che c'entri?
Come stai nudo?
Come sto nuda?
Guardarsi è semplice a volte, guardarsi dentro dico.
Guardarsi è semplice a volte, riconoscersi volevo dire.
Oh sì....ci si sfiora il respiro così tante volte da non capire più se questa commozione così sincera
è vera, è nostra, è viva, è reale.
"Qualcuno dice che sono troppo nervosa per capire come essere me stessa senza ferire me stessa."
"La verità - pensava - è che non è quel lampione che fa la differenza ma questa qui non è più casa mia..."
Altrove...intanto qualcuno fumava.
Ne sentiva il profondo aspirare, quel ridere poco spensierato, quel cercare fuori
fuori da sè si intende
una soluzione.
Accese una sigaretta, lo faceva ogni volta che si sorprendeva a giurare che non ne avrebbe mai più toccata una
e poi sorrise
sì, anche al lampione spento...
...come se ne avesse inteso le parole.
(brano del 15 Luglio 2010.)
15 set 2010
Sdraiata come mai nella vita. ho detto tutto. (1 maggio 2010 h 23 circa)
Finisce sempre così.
Con i bimbi che piangono e le mamme che gridano e alzano gli occhi al cielo
"che ci vuole una pazienza" e se lo sono dimenticate che "falli anche tu! è bellissimo!!"
Finisce sempre così.
Che ci sono i mariti, in un angolo, che guardano le altre e le mogli che fan finta di non averlo visto
"che ci vuole una gran pazienza" e non se lo riescono più a ricordare che prima ad esser guardate erano loro
Finisce sempre così.
Che mentre ovunque ci sono persone che si innamorano capita proprio a noi di incontrare quelle che smettono di amare
ed è sempre, solo, "che ci vuole una gran pazienza", che non ce lo ricordiamo mai in tempo che
è sempre così che finisce.
Finisce sempre così.
9 set 2010
Vagabondaggio Intellettuale. Dal Martedì alla Domenica...
4 set 2010
Primi Appunti.
13 lug 2010
Pace. A volte.
12 lug 2010
in questi giorni. (circa dieci anni fa...)
...c'erano i km
gli amori impossibili per i non detti
le distanze che aumentavano dal senso
le angolazioni difficili da centrare
la paura di essere
e la voglia di volare
...ci sono i km
l'amore che si è fatto corpo
la distanza che prendo da me
le angolazioni perfette da centrare
la paura di essermi trovata
e un volo infinito in cui voglio rischiare anche il collo
...e mentre ai nostri sogni pensa il mare
a tutto il resto pensano i km.
11 lug 2010
5 lug 2010
4 lug 2010
2 lug 2010
Per quello che voglio e per quello che non ho ancora.
Alle volte le persone sono così
ti intralciano l'esistenza con le loro parole o con i loro silenzi
e ti guardano come si sentissero in colpa perchè non possono esserti d'aiuto
e vorrebbero farlo davvero.
A volte io sono così
mi approprio del tempo degli altri con le mie parole o i miei silenzi
e li guardo con il senso di colpa di chi sa che sta chiedendo quel che non vuole
e vorrei davvero, dentro, in fondo non essere così brava a farlo.
2 giu 2010
il 31 Maggio 2010
In diretta su Radio 3
Rete 2 delle Radio Televisione Svizzera
e in Scena al Teatro dei Filodrammatici di Milano
Quando si dicono RadioVisioni...