27 giu 2009

parole ancora da udire...


riavvolgete la pellicola...
voglio vederlo di nuovo.


levatemi il ricordo
voglio piangere, ridere e stupirmi come fosse la prima volta.


scusate?! vi ho chiesto....

ah, no...chiedo scusa...
di certo ho sbagliato io.





25 giu 2009

una relazione







quando l'amore non ha più tempo
è arrivato il tempo di dimenticare l'amore.

i miei futuri progetti di vita

La regina delle ghiandole: affascinata dallo schifo




... Soddisfazione.
Incredibilmente la sensazione che Lei prova è... soddisfazione.
Si sta infliggendo il peggiore dei mali.
Si è trovata schiacciata contro il freddo vetro dell'indifferenza ed ha reagito.
Come lo scorpione della favola del vecchio Orson ha ucciso la rana che la traghettava verso un possibile futuro ("uno tra i tanti possibili" pensa ora Lei) Lei ha reagito. Secondo natura.
E rimane abbagliata, folgorata, illuminata dal totale schifo che prova.
Una voce amorevole Le ripete incessantemente da ore che piangerà - oddio se piangerà! - perchè ha ucciso il futuro (un possibile futuro).
E intanto in Lei regna sovrano lo sdegno, il violento peso del controllo, della diplomazia, della dialettica e la incredibile, assolutamente ipnotica, forza dello schifo.
Tutto è schifo.
Tutto è come Lei non accetterà mai più.
E tutto diventa Suo, nella morte.
Come non lo è stato nella vita.
Si riappropria di tutto distruggendo, devastando, umiliando, mentendo, rubando, violentando, uccidendo ogni cosa.
E per la prima volta- che assurda ironia! - mette la Sua firma, sullo schifo.
Per cominciare.
Guarda oltre, da tempo.
Aspira all'oltre, da troppo troppo tempo.
E si fa un regalo: la morte di tutto ciò che Suo non è mai stato e mai sarà.







(Uno scorpione vuole attraversare un fiume, ma non sa nuotare. Chiede a una rana di traghettarlo. La rana non si fida, ma lo scorpione la rassicura: “se ti pungessi annegherei”. La rana accetta, ma a metà percorso lo scorpione la colpisce con il suo aculeo velenoso. La rana, disperata e morente, gli chiede “Perché?”. Lo scorpione, prima di morire annegato, risponde “È la mia natura”.
Una delle prime citazioni note è nel film di Orson Welles Confidential Report (1955 – basato sul suo romanzo Mr. Arkadin). L’apologo è poi comparso, in varie forme, in un’infinità di libri, articoli, film e programmi televisivi (fra cui un episodio di Star Trek – Voyager e una serie di cartoni animati giapponesi). Ci sono alcuni libri (e alcuni siti web) dedicati all’argomento – che è citato in più di ottocentomila testi online.)

in ordine di apparizione...