Quadrupede quadrumano di grandissime dimensioni, forse volante,
considerati i suoi rapidi spostamenti.
La sua apertura alare, di non facile misurazione, mediamente si
attesta intorno ai 600 km. La media è richiesta dal fatto che questa
creatura non pare avere una dimensione fissa, e nemmeno variabile in
funzione del tempo e della sua crescita o maturazione biologica, come
altre, e più comuni, creature terrestri. La sua dimensione varia in
funzione di variabili che la creatura stessa è restia a pubblicizzare
e che ne rendono particolarmente difficoltoso lo studio.
Quello che è parso di intuire da ricerche approfondite è che sembra
che il suo umore sia inversamente proporzionale alla sua estensione.
Quando è molto piccolo sembra essere molto felice. Sembra quasi che in
posizione raccolta esso raccolga anche le sue energie fin quasi a
brillare di luce propria come una qualunque stella del firmamento.
In assetto piccolo inoltre viene spesso colto in posizione orizzontale
mentre emette suoni non sempre intellegibili.
In assetto esteso, fino a 600 km e oltre, a dispetto della potenza che
una tale estensione lascerebbe presagire, si deprime un poco e spende
molte energie (e molti soldi) anche solo per poter prendere delle
semplici decisioni circa il suo immediato futuro.
Da queste ultime considerazioni pare che alcuni studiosi abbiano preso
spunto per sancirne lo scarso interesse scientifico a causa del suo
basso livello di sviluppo, oltre che una sua inevitabile e prossima
estinzione (eventualità di fronte alla quale la creatura pare abbia
reagito toccandosi i coglioni, ben riconoscibili e di nobile fattura,
con tutte e quattro le mani)
Altri studiosi invece sospendono il giudizio e continuano a studiare
la creatura, certi che saprà riservare grosse sorprese.
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