Il martedì è il giorno delle donne che sole non restano mai del tutto.
Dedicato alla ricerca della domanda se è la risposta che pesa sul cuore.
Strizzato tra i giorni liberi di qualcuno, le lezioni di pilates di qualcun altro e la paura che
alla fine della notte arrivi un giorno. Uguale agli altri. Di nuovo.
La strozziamo nella culla la voglia di andare a dormire, che già dal calar del sole - il Martedì e perfino la Domenica -
ci facciamo trovare svegli, pronti, con gli occhi sgranati e stanchi che sperano in una novità che non arriva mai.
Da 0 a 10 e poi di nuovo.
Un gioco buono per tutti i perdenti.
E nello sforzo di sfiorare quell'11 che mi aspetta...apparecchio i nuovi Martedì e provo a vivere una Domenica meno liquida, meno calda e sabbiosa, meno pronta a sudare la sua insoddisfazione al ritmo di un suono che non arriva mai o quasi...
Sì perchè c'è Domenica e Domenica...
E ci sono canzoni che hanno suonato solo per me ed il mare questa estate
suoni perfetti con cui è bello fare l'amore tra le onde
E le corse sceme verso una solitudine che speri possa prenderti per sempre
che non hai più voglia di tornare indietro
non hai più intenzione di lasciarti convincere a sorridere, parlare e credere
Belle le onde
quando ti portano via
Con la tua musica che fa tremare anche il cielo
molto meglio
E poi si torna indietro
e sulla passerella che ti riporta alla vita
ti chiedi poi se è lì
proprio in quel passaggio nel mezzo
e in tutto quel che senti durante il viaggio
che ha senso il tuo scappare via verso il mare
per tornare indietro ancora una volta, all'asciutto...
con gli altri.
con tutti gli altri.
Da Martedì a Domenica.
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