2 apr 2011

Fin dall'inizio dei tempi...





Era un uomo che sembrava sempre in procinto di andarsene.
Quando lo aspettavi, si faceva vedere con tre o quattro ore di ritardo, oppure non arrivava affatto, o magari spariva per giorni e giorni, settimane intere, senza lasciare un numero di telefono o una spiegazione.
Ed era sorprendente quanto fosse facile assuefarsi all'amore per lui,
quanto la sua mancanza fosse affine allo stargli assieme:
Lui ti portava così vicina alla solitudine, quella che ognuno sente dentro di sè, quella che si coglie sui volti delle persone nelle metropolitane mezze vuote.
Anche dopo che avevano fatto l'amore e lui si staccava da lei, anche allora, pochi minuti dopo essere venuta, sentiva di perderlo.
Certi uomini, amandoti, ti lasciano nel corpo l'impronta della passione, come un bambino che ti cresce nel ventre.
Possono restarsene lontani per un anno, ma il tuo corpo continua a sentirsi colmo di loro, colmo del loro amore.
Lui ti lasciava come svuotata, colma soltanto della desiderio per lui, di speranza che la prossima volta,
la prossima volta....
E quando ti accorgevi che non avrebbe mai potuto darti quello che chiedevi, lui ormai era l'unica cosa che volevi.
Sentì le lacrime pungerle gli occhi e si ricordò di quello che un suo amico aveva detto a proposito della musica di lui.
Il suo modo di tenere le note ti faceva pensare al momento in cui una donna sta per piangere,
quando la bellezza trabocca dal suo viso come acqua da un bicchiere, e si darebbe tutto pur di non averle
fatto del male, quando il suo viso è qualcosa di così calmo e perfetto che , lo sai, non potrà durare.
Ma quell'attimo, più di ogni altro, ha in sè il presentimento dell'eterno; i suoi occhi trattengono la storia di tutto ciò che le donne e gli uomini si sono detti fin dall'inizio dei tempi.

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