2 giu 2010

il 31 Maggio 2010



Spettacolo.

In diretta su Radio 3
Rete 2 delle Radio Televisione Svizzera
e in Scena al Teatro dei Filodrammatici di Milano



Quando si dicono RadioVisioni...

27 mag 2010

Scarpe a Milano




Ragazze, Ragazze!
Ma che combinate?!
Va bene la moda, le paranoie sull'altezza ed anche il clima anomalo ma....venti cm di tacco, zeppe alte come una fetta di polenta , ballerine che si immergono e squaglian o sull'asfalto bollente.
Insomma, e la salute?

E non venita a dirmi che è una questione di abitudine, camminate tutte come grucce sbilenche!

Le ginocchia hanno il rumore e la pesantezza dell'intero mondo inceppato in cui viviamo, e le caviglie sono gonfie, troppo gonfie...
E così tutto il corpo si deve adeguare all'intero abito dei vostri piedi e le spalle si curvano, le pance fanno cpaolino da sotto gli sgargianti colori, le schiene invertono la naturale tendenza e sperano il cielo lì  dove la terra è l'unico vicino di casa!

R agazze, ragazze....!

Ma dov'è finito il vostro buon senso?
(per non parlare del vostro buon gusto...)

Fa caldo ovunque ma voi non sapete gestire il sole, nè l'aria, nè questa Milano così tanto città da lasciare scritta su ogni gamba, caviglia, spalla, schiena o braccio e collo nudo l'attesa spasmodica del più congeniale inverno.

Ed è così che m sfilate davanti, amiche inseparabili, tanto diverse da diventare identiche per insensata
attitudine.

Tra un maglione abbracciato ad un lino troppo sottile ed un anfibio che marcia fedele accanto ad un infradito,  la vostra inadeguata essenza non ha pari...

Ma forse è solo uno dei mille scherzi di questa Milano che inghiotte senza ammaliare....



6 apr 2010

Il Dubbio


C'erano riusciti,
peccato!
Hanno rischiato davvero di farcela...

di costringermi e convincermi al punto da dichiarare che questo film aveva il titolo
più appropriato della terra è che sarebbe rimasto per me
per sempre
solo e soltanto una domanda,
una risposta sempre troppo vaga
un post impossibile
una pagina bianca
una bozza incompleta
insomma
un dubbio.

Il dubbio.

Dato che fino ad oggi nessun film mi aveva messo in questa difficoltà...

E poi accade,
che per un caso,
per un amore,
per una assurda discussione
tanto forte quanto lontana dalle storie di questo film,
tutto è diventato chiarissimo.

E il dubbio è svanito.

La vita degli altri,
l'intervento sulla vita degli altri,
il tatto,
il contatto,
molto oltre la pelle
ma anche attraverso quella.

Non è questo che facciamo per tutto il tempo che siamo in vita in fondo?
entrare ed uscire dalle vite degli altri,
sfiorarli
scontrarli
comprenderli o ignorarli
sottovalutarli o considerarli troppo
domandarci di loro
spiandoli come nemici
anche quando li amiamo,
sussurrando di paura ad ogni gesto
anche solo perchè ci affascinano
per differenza
per dissonanza
per unicità.

La vena anticlericale che mi contraddistingue mi aveva buttato fuori pista dal primo istante
alle prime due sottane di monache e benedizioni e ostie
ero partita allegra verso la via della condanna,
ma quale dubbio?
per me un prete è sempre colpevole
una suora sempre antipatica
(eccetto Suor Maria e Suor Angelica, una vera donna della mia infanzia e  l'altra somma eroina del buon Giacomo Puccini)
e un ragazzino educato dai frati sempre un pò a rischio


Ma il punto non era questo
assolutamente non lo era
non parla di questo il film
e adesso mi sembra di capire perché
 la tesi del "come ti sputtano il clero corrotto"
a cui sembra di assistere per un pò
sul finale si smonta
si affloscia
fino a sparire
lasciandoti nella disincantata certezza d'essere stata spremuta dal "marketing"
girato attorno a questa pellicola.

Le vite degli altri
e quanto siamo capaci, pronti o semplicemente adatti a
toccarle.


Non si parla che di questo.

La Meryl Streep più rancida e colossale di sempre,
protagonista inflessibile de Il dubbio
ci prova in tutti i modi

Vuole entrare nella vita di tutti
glielo chiede un senso del dovere
una ossessione per il controllo
forse anche una fin troppo ostinata ricerca di una verità
una naturale inclinazione verso la disciplina e la lealtà

è onnipresente nella vita, nella stessa psiche, delle novizie che ha sotto

si ritrova carnefice e indagatrice della vita del suo antagonista, tanto equivoco quanto innocente, tanto simpatico quanto saccente, insomma un mostro inaffondabile
che vince anche quando perde
che viene promosso anche quando fugge

e si fa scandalizzare dalla reazione di una madre
(alla cui vita si accosta come angelo, come bocca della verità
come salvatrice, come solerte amica - lei ne è certa - )
che non le ha chiesto nessuna intrusione
che non le ha chiesto nessuna rivelazione
che non vuole essere disturbata
che ha altre ragioni
altri obiettivi
altre considerazioni da fare e fatte
e che ha un lavoro
che la chiama a sè
molto più di questioni - vere o presunte - dal sapore dubbio, disgustoso, doloroso


E' la vita degli altri
e non ci si può avvicinare se non su richiesta
e non ci si può avventurare senza guida
pena la solitudine
la frustrazione
e...nemmeno a dirlo ...il dubbio per l'eternità.


Quella sospensione profonda che non ti fa comprendere
molto oltre il sopravvaluto gioco del "torto o ragione"
se davvero hai toccato quel che era la verità
o almeno
quel tipo di verità che davvero serviva a cambiare una vita
a modificarne il corso
a salvarla,
in una parola.


C'erano riusciti a fregarmi
è un fatto certo
non fino in fondo
ma il rischio è stato grande...

Gli indizi c'erano tutti.

Parliamo di lui,
quel falso co - protagonista di un prete
così mellifluo, simpatico, egocentrico e "rivoluzionario"
eppure così ben integrato
così vicino alla minoranza delicata di un ragazzino "troppo dolce"


la pelle
un altro contatto, un'altra allusione al contatto con la vita degli altri

in questo film la pelle non la vedi
ma se ne parla,
sempre,
costantemente

perchè è alla pelle che si allude, quella fisica, quella della carne
ed è di pelle che si parla, quella più comoda in una civiltà benpensante e moderna, la presunta vittima adolescente ha la pelle nera, una minoranza da salvare anche nella "libera" America

e poi i consigli,
una violenta intrusione degli adulti sui più giovani,
dei maturi sui più acerbi,
dei più forti sui più delicati,
intrusione buona per qualcuno
infida per qualcun altro
dipende quanto "esclusivi" o "interessati" sono i consigli dispensati, si intende...


Tanto rumore
ma alla fine si torna lì

la vita degli altri

che è così diversa dalla nostra
che è così sfuggevole
impossibile da interpretare e decodificare
che è così difficile da cogliere
che è così piena di segni e contraddizioni
che come fai poi a non vivere nel dubbio?


E restano solo le finestre sempre troppo aperte nelle giornate di vento...
è la vita,
la tua in mezzo a tante altre
e le carte
i documenti
i segnali
e gli indizi
che si mischiano e
sparpagliano a caso
lasciandoti dentro quel freddo delicato dell'autunno
della mente e del cuore
che comprende che
alla vita degli altri
ci si potrà avvicinare
sempre e solo in compagnia del dubbio
della paura
e della voglia irrefrenabile
di capire
molto più che di sapere
del sentire molto più che di provare
del riconoscere molto più che del dimenticare

E' la vita degli altri
ed è, come in questo film,
priva di veri colpevoli
ed è sempre, come in questo film,
sacra,
nel senso più misterioso del termine

fuori e dentro qualsiasi chiesa, tempio o moschea
fuori e dentro qualsiasi casa o palazzo
fuori e dentro qualsiasi nostra convinzione o credo

Solo e soltanto questo,
la vita degli altri.


Non c'è colpevole
Non c'è innocente
Non c'è dubbio.


Ora sì, ve lo consiglio, guardatelo,
è girato e pensato molto bene...



Titolo Originale Doubt

regia John Patrick Shanley

cast Meryl Streep Philip Seymur Hoffman

Durata 104'

Anno 2008


Il Dubbio




Up...

...In the Air ovviamente
no!
niente radio!
avrei detto
On the Air dai....

E invece qui la musica non c'entra niente
a parte qualche snervante musichetta da sala d'attesa
o magari qualche radio di sottofondo da negozio
ma nemmeno tanto...

Del resto anche i cd ed i dischi appesantiscono uno zaino
ed occupano spazio
e ci rallentano il cammino
e in questa storia,
nella vita di quest'uomo
rallentare non è contemplato
appesantirsi anche meno
poichè la vita - ce lo dice proprio lui  -
è movimento
e nostro dovere è vaggiare leggeri
umanamente
setimentalmente
e concretamente.

Ecco a questo punto il mio fido lato oscuro della forza mi ha sussurato durante la visione che
andava benissimo così.

Ci sta tutta questa filosofia di vita,
ha senso,
almeno oggi.

Poi che volete...il buonismo,
la famiglia che ti irrompe nella vita,
una donna più coerente di te,
un nuova metodologia di lavoro
ed una assistente tanto prearata quanto fragile
e tutto si incrina ..

anche il mio umore...

Perchè questo buonismo dell'amore
la crisi di coscienza dell'uomo che ha tutto
e all'improvviso si accorge che è solo
che fa un lavoro sporco e spietato
dello zaino che da zero a mille si riempie
è solo  - passatemi il termine arcaico e un pò esotico - una stronzata.

E per fortuna il film non ha un lieto fine 
altrimenti era Walt Disney.

Ma il fastidio che ho provato
durante la visione di un film a mio parere prezioso
è rimasto tra le mie dita...

perchè?

ma perchè semplicemente non è vero
che si è sempre in tempo per cambiare vita
o meglio
per aumentare la quantità di "peso" nello zaino

e non perchè - per semplificare - il mondo non aspetta te!

ma perchè a ben guardare chi per indole o vocazione
ha deciso di vivere solo per se stesso
non muta pelle e animo in trenta secondi
non la sa cercare quella intimità che vorrebbe
non sa conquistarsi quel pezzo di vita privata cui ha rinunciato per amor di "leggerezza!

ahi voglia a raccontarci che sa trovare il coraggo per cercare la
sua donna e diventare romantico così - all'improvviso -
ma quando?

queste cose son da film...

Resta un perfetto George Clooney
una fotografia da "alberghi" e "pendolari" sapiente
e una serie raccapricciante di testimonianze
su cui varrebbe la pena di scrivere un post a parte
- molto americane in verità, da noi ancora non c 'è tanto professionismo (inutile) in certi momenti critici-
di gente la cui esistenza cambia controvoglia
di volti spaesati che mettono su quella poesia della vita
imparata a memoria prima di nascere
e faticosamente tenuta in piedi una volta poggiati su questo mondo.


Eh sì, io lo penso che alla fine di tutto
è chi ti ama e chi ami tu che la vita te la salva sempre

ma non per tutti
e non per sempre
e non è sempre così che deve andare
e non è detto che sia l'unica possibilità

Insomma
che tu sia nato per viaggiare leggero
o per restare fermo dove sei
quello zaino non si appesantirà nè alleggerirà ad un tuo cenno
perché dentro quello zaino,
bella o brutta
lieve o greve
resterà sempre una sola cosa,
la tua anima,

che non pesa quasi mai 28 grammi come han cercato di dirci altrove ...






Buon Viaggio!

Titolo Originale Up in the Air


Durata


Anno 2009


Regia  Jason Reitman


Cast George Clooney




Tra le Nuvole - Up in the Air









5 apr 2010

Filtri...

Thank You for Smoking!...




No niente canne!!!
Sigarette!

Sì, ancora fumo e sigarette,
ma tranquilli non si parlerà di quanto male o bene fanno
o meglio ci si proverà ma non ci si arriverà mai davvero
si proverà a comprendere a stanare la verità a farla uscire a provarla
ci si proverà, parlando ovviamente....
Perché è proprio lì
 il segreto per allontanare ogni pericolo di comprendere davvero,no?

PARLARE
meglio ancora, definendo, 
Discutere!

"Perché quando discuti, se sai argomentare, non hai mai torto..."

E questo l'irresistibile protagonista di questa storia lo sa fare da dio!

Devo ammetterlo l'ho amato dal principio
nonostante sia il re del Male
l'uomo che ha per sua stessa ammissione 
l'oscuro co-talento
(assieme a quello della parola)
di avere una morale elastica
morbida
plasmabile...

E' il migliore,
lo capisci dal principio,
e ti sorge il dubbio 
che ad avere sempre ragione bisogna godere proprio tanto
anche se non è perfettamente corretto
anche se non è esattamente la verità
anche se non è esattamente etico

però vuoi mettere?!
è strepitosamente irrimediabilmente completamente insostenibilmente
affascinante.

Poi ci si gioca da principio nel film,
vogliono proprio che lo ami
altrimenti perchè
metterti in minoranza l'uomo che - oltre ad essere il narratore di se stesso e di tutta la storia
 (e chi meglio di lui!?) -
  fa maggioranza da solo?

che esistono proprio questi essere così dotati 
da far, da soli, mondo...

Lui, il protagonista, lo è...
è un mondo, lo specchio perfetto di un mondo
che ha le sue stesse pecche morali
ma non le stesse incredibili doti di persuasione e dialettica
nè lo stesso scatto
nè lo stesso slancio
nè la stessa incredibile agilità verbale e mentale

E poi comprendo meglio l'amore che provo per lui
e anche quello che rischiai di provare per uno così...
perché io lo conosco uno così,
lo conosco superficialmente (che - manco a dirlo - potrebbe essere la parte migliore!)
e lo trovo irresistibile
proprio per questa virtù incredibile
imparo ogni volta che lo sento parlare
lo ascolto con l'avidità con cui ascolto un maestro
un pensatore 
un filosofo

solo che lui non è assolutamente nulla di tutto questo
è soltanto
(e scusate se è poco...)
un mago della discussione 
un dio della transazione 
....

lo so, sarà sempre meglio ascoltare un filosofo
un pensatore 
un artista puro
me lo sussurra atrocemente ogni volta la mia troppo solida morale
poi tra la confusione di voci ammirate e non
un brezza snob mi dice "sei così poco fantasiosa da giudicare solo la sostanza..."
ed una molto più perversa e anarchica dice "brava! immagina quella forma con la adeguata sostanza?
non è il senso stesso della Rivoluzione?"

poi di solito il lato oscuro della forza si impossessa di me 
per dieci minuti  con sogni di gloria
lasciandomi con la incrollabile certezza
che quando mi lascio andare a queste considerazioni sono assolutamente ridicola!


La verità è che esiste il talento
e che ognuno gode di un suo posto nel mondo 
che se ha proprio fortuna 
impara a ricoprire con totalità
e che se è la parola 
il talento che ti è capitato in sorte
l'unica sincera sentita via che hai di vivere al meglio e fare il tuo
è 
parlare
parlare 
parlare
e continuare a discutere perché...

discutere equivale non a nascondere la verità ma a filtrarla, non vi pare?

 perché quando discuti, se sai argomentare, non hai mai torto, no?

e perché ammettiamolo,
 se riesci ad avere ragione discutendo col tabacco
(o con tutto quello che facilmente difendibile non è)
puoi avere ragione su tutto e
ti sei guadagnato una fetta di vita in questo mondo, 
che lo sai (!) ha le tue stesse pecche,
ma non il tuo stesso talento...
che non sposta le masse...
che non convince nessuno...
- ahimè talvolta -
 nemmeno se stesso...
e continua a discuterne ...







...Indovinate con chi?





Titolo originale: Thank You For Smoking

Anno: 2005

Durata: 92'

Regia: Jason Reitman

Cast: Aaron Eckhart, Robert Duvall, Katie Holmes


THANK YOU FOR SMOKING





p.s. comunque a me è capitato,
pochi mesi fa,
ad una sigaretta devo la vita....
magari un giorno dirò che ad una sigaretta di troppo devo la fine della mia vita
 ma vedete,
oggi,
per ora,
io devo ad una sigaretta la mia presenza su questa terra...
...e pare che il mio unico talento sia - neanche a dirlo -
parlare....
sarà un segno?











4 apr 2010

As far as my eyes can see...



E' vecchia?
Sì,
 poco più di me
 o forse già troppo

come tutto quello che amo...

Per me avrà sempre dieci anni
ed era suono di cui non comprendevo il senso,
solo il colore..


Per me avrà sempre la forza di un cazzotto nello stomaco a quindici anni 
il giorno che, conscia dell'esistenza di una lingua chiamata inglese,
cominciò a sussurrarmi
"As far as my eyes can see"


Per me avrà sempre diciannove anni
e il sapore delle lacrime sulla tastiera di un piano che era mio solo di notte, 
quando tutti i musicisti andavano via...


..."Tanto lontano quanto i miei occhi riescono a vedere"...

e le prime note...
quelle imparate senza sforzo in un minuto...
quelle di cui conoscevo il senso prima ancora di sentirle...

As far as my eyes can see...






.


29 mar 2010

In Diretta...

La calunnia è un venticello

Un'auretta assai gentile

Che insensibile sottile

Leggermente dolcemente

Incomincia a sussurrar.

Piano piano terra terra

Sotto voce sibillando

Va scorrendo, va ronzando,

Nelle orecchie della gente

S'introduce destramente,

E le teste ed i cervelli

Fa stordire e fa gonfiar.

Dalla bocca fuori uscendo

Lo schiamazzo va crescendo:

Prende forza a poco a poco,

Scorre già di loco in loco,

Sembra il tuono, la tempesta

Che nel sen della foresta,

Va fischiando, brontolando,

E ti fa d'orror gelar.

Alla fin trabocca, e scoppia,

Si propaga si raddoppia

E produce un'esplosione

Come un colpo di cannone,

Un tremuoto, un temporale,

Un tumulto generale

Che fa l'aria rimbombar.

E il meschino calunniato

Avvilito, calpestato

Sotto il pubblico flagello

Per gran sorte va a crepar.



Rossini - Il Barbiere di Siviglia

23 mar 2010

La legge della Paura



Oggi mi sono svegliata con lui
e mi sono accorta che 
sono stanca di avere paura.

21 mar 2010

Il Mai!


Vi prego basta abbiate Pietà!!!!!
Davvero 
io me li vedo tutti
non sono per niente snob sulla questione film
nè protettiva nei confronti dei miei nervi quando annuso la cazzata
ma vi prego BASTA!
Ma è mai possibile dico io che mi tocca vedere sempre le stesse 
quattro cazzate messe in fila in fatto di horror o presunti tali?
Che poi se vogliamo proprio essere precisi
anche con le citazioni di Hitchcock avete rotto,
il maestro,
Diomiomioddio Sir Alfred
non ha mai fatto horror
faceva capolavori 
che come tali
riuscivano a smuovere  terrore 
sospetto 
e paura per 
il semplice fatto che erano pieni di trovate geniali di un genio assoluto
dopo il quale ahimè non è esistito praticamente nessuno...
E quindi vi prego citatelo quando state studiando per un corto in accademia
ma che senso ha cinquantanni dopo fare piccole grandi imitazioni
o tentare il colpo gobbo con le inquadrature di un altro che 
non è nemmeno un oscuro minore del cinema d'autore 
ma un cristo osannato dal mondo????
vi si fa tana libera tutti!
...e non ci vuole nemmeno un esperto
e tra l'altro fa incazzare perchè 
pur citandolo 
siete molto, ma davvero molto lontani
dal capolavoro e dal genio.
E vi prego Basta
con le apparizioni all'improvviso
 che ormai ci punti l'orologio un secondo prima
le facce deformate con i denti aguzzi e le bocche enormi e gli occhi bianchi
il diavolo e l'esorcismo 
(di esorcista ce n'è uno e faceva impressione negli anni 80 poi ha cominciato a far ridere!)
i gemelli che si ricordano di loro anche quando sono morti o non si sono mai incontrati
le messe 
le parole in aramaico, latino, ebraico
i messaggi col sangue che si scrivono da soli 
gli specchi
le case abbandonate
 i manicomi desolati
gli ebrei morti ammazzati e quelli scampati
i bambini posseduti
le teste che girano sul collo
gli occhi che si rivoltano
e le ossa
gli incubi
e le voci roche
e le donne incinta del diavolo a fine film

avete rotto vi prego basta abbiate pietà!!!!


che poi una piccola cosa positiva c'è e cioè
che almeno qui 
quel babbeo del Mai Nato 
che voglio dire 
se è così sfigato da non essere Mai Nato 
un cazzo di motivo ci sarà no!?
comunque dicevo,
almeno qui il Mai Nato 
comincia ammazzare dopo una quarantina di minuti
e nemmeno fa stragi 
giusto due cosette fatte pure alla svelta e con poco estro
e ti ha dato il tempo di capire 
che non solo lui 
è il 
Mai Nato 
ma pure il 
Mai Avvertito
Mai Conosciuto
Mai Incontrato
Mai Cagato
insomma 
CIAO !!!


Diciamocelo
a parte la mia insana voglia di vederli tutti ma proprio tutti
la categoria horror - da sempre - ha pochissimo a offrire a chi per sua natura 
non è incline a restarci male per il solo fatto che fai sbattere due catene
dici una messa o metti un pò di fumo qua e là...
...che poi dovevate vedere il fumo vero nella stanza mentre vedevo il film...
credo d'essermi fatta fuori un pacchetto di sigarette solo per il nervoso 
di non essermi sottratta alla visione di 'sta nefandezza di film...


In breve,

ho visto IL MAI NATO 

e mi ha fatto cagare.


Decisamente.


Fine dello sfogo.


....


Il Mai Nato....tzè!



p.s. Dalle mie parti si medita un docu-horror sulla vita del Presidente dal titolo il Mai Nano. 
Vendo i diritti, terrore puro e storia vera garantita, altro che le corna e la coda!

...
ok ok la smetto


...
fine dello sfogo davvero.

Revolutionary Road (o del senso delle proporzioni)

(e di Kate Winslet mi sto innamorando!)


E' che sono Bambini, sempre
che siano sistemati, sposati e con figli
o siano lupi solitari abituati alle brutture della vita

E come i Bambini sanno usare i colori
e imparano a nominare le immagini su un foglio
e chiamano sole una macchia gialla
e chiamano mamma una macchia rossa
 e guardano un cerchio e lo chiamano casa

E come i Bambini chiedono ai nostri occhi
di credere al loro balbettare parole e pensieri 
tutti in divenire, tutti da decifrare, capire e credere

E tu sei lì a tracciare linee nuove con loro 
a seguire il loro sviluppare desideri e muscoli
e grammatica per nominare i loro sogni
e sguardo e braccia e mano per delineare i loro tratti su un foglio

piano piano tutto si sviluppa e trova un suo luogo 
ed una sua dimora 
ed un suo senso
e resta solo una cosa da allineare davvero

il senso della proporzione
(che nel disegno è la prospettiva ma sappiamo che la differenza non è nello sguardo,
pure il più anomalo dei bipedi sa che salvo rarissime eccezioni una casa è
più grande della mamma!!!!)

quella inspiegabile idea per cui per loro 
la macchia rossa chiamata mamma è più grande del cerchio chiamato casa
e che non sempre cambia crescendo (!)
se proprio la crescita vogliamo nominare...


capita così che due persone 
un uomo ed una donna 
un bambino ed una moglie
o forse un ragazzino ed una donna poco portata a far la moglie
decidano di incontrarsi di nuovo 
in un posto dove essere di nuovo speciali
come la prima volta che si sono visti
capita che ad uno il solo sognare basti per sentirsi un altro
e capita che all'altra non serva il viaggio ma la meta

E poi tutto svanisce 
perchè
quel senso delle proporzioni è una fregatura assoluta
ognuno ha il suo e non ce n'è... 
non lo si può proprio modificare
l'assurdo pensiero per cui 
per qualcuno mamma è più grande di casa
per qualcun altro fuori è più grande di dentro
per qualcun altro ancora fine è più grande di inzio

E resta il silenzio
la delusione 
una certezza
ma anche un dubbio per me, un dubbio grande...


comincio dal dubbio:


perché chiediamo agli uomini di crescere ?

perché vorremmo restare noi eternamene bambine?

o perché forse vorremmo vederli volare  davvero e non solo su un foglio di carta?

o forse perché in fondo noi che da sempre insegniamo loro nuovi tratti da disegnare e nuove forme associate a nuovi nomi siamo le prime a non trovare il coraggio per provare che  davvero quel volo si può fare oltre il foglio e speriamo in loro, crediamo in loro, pensiamo che loro - se non grazie a noi almeno con noi- ce la faranno
a fare di una vita un volo
e di un volo la nostra rivoluzione...



....?


e finisco con la certezza:


Anticonformisti
Speciali
Diversi
Pazzi 
Avventati
Incoscienti
Bellissimi
qualunque tipo di animali si sia diventati agli occhi degli altri in coppia
è certo che bisogna stare molto attenti...
Gli occhi degli altri - quando non appartengono ad un folle puro (che ho amato in questo film) - 
sono solo trappola 
e furto, giudizio e specchio per i fallimenti 
mai per la gloria.

Ed io che di immagine troppa ne ho avuta nella vita da sola e in coppia
annoto con cura il senso di un messaggio privato 
che male agli altri di certo non farà

Diffidare, profondamente sentitamente costantemente, 
del come "ci guardano" e "ci nominano" gli altri...
soprattutto in coppia

le mine delle loro parole 
sistemate con leggerezza ogni volta che c'era da adularci
o da complimentarsi 
perchè tutto andava bene
scoppiano in faccia quando tutto va male
sono pronte e caricate a tempo
attendono solo il momento giusto 
per brillare e distruggere quel che già a stento resta in piedi
e lasciare agli angoli opposti 
due metà
con le loro debolezze 
le loro paure 
i loro bisogni
l'improvvisa fortissima certezza di non esser mai stati insieme 
e quello stramaledetto senso privato delle proporzioni.


Titolo originale: Revolutionary Road

Durata: 119'

Regia: Sam Mendes

Anno: 2008

Cast: Leonardo di Caprio, Kate Winslet

Revolutionary Road


P.S. Questo film appartiene ad un trittico di film o forse semplicemente ad una tre giorni in cui 
nessun film sembrava parlarmi davvero chiaramente e così
nel dubbio di star seguendo soltanto una mia assurda sensibilità momentanea 
ho deciso di leggere il libro da cui è tratto il film, dal titolo "I non conformisti",
e di allegare al mio personalissimo (ed inaffidabile) commento  
qualcosa che ho trovato dichiarato dall'autore Richard Yates

In un'intervista del 1972, Yates, che credette sempre che il romanzo avesse un unico e semplice filo conduttore («la maggior parte degli essere umani è ineluttabilmente sola e la tragedia della loro vita è nascosta in loro stessi») commentò il fatto che tutto venga soppresso o abortito: «Ricordo che quando stavo lavorando alla prima stesura, qualcuno mi chiese di cosa stessi trattando e io risposi che avrei scritto un romanzo sull'aborto. E quel tipo non capì. Io risposi che avrei discusso tutta una serie di aborti, di ogni tipo - una commedia teatrale abortita, delle carriere abortite, ambizioni abortite, piani e sogni abortiti - tutte mirate verso un vero, reale e fisico aborto, con una morte alla fine. E probabilmente questa è la sintesi più efficace del romanzo e che più si avvicina al suo spirito»

10 mar 2010

Io diventerò qualcuno!


affidare le proprie debolezze a qualcuno  
 - al giorno d'oggi - 
è un peccato di ingenuità
davvero imperdonabile.







9 mar 2010

Fuori...


...orario
...casa
...di testa
...dal tempo delle cose giuste e sbagliate
...da ogni regola conosciuta
...da ogni convenzione
...da ogni logica
...da me e da te
...fuori.


Qui, dove tutto è iniziato.

3 mar 2010

2 mar 2010

1 mar 2010

Umberto e una mamma


fu in quel dolore che a me venne l'amore
voce piena di armonia
e dice

"vivi ancora!
io sono la vita!
ne' miei occhi e il tuo cielo
Tu non sei sola! 
Le lacrime tue io le raccolgo! 
Io sto sul tuo cammino e ti sorreggo! 
Sorridi e spera! Io son l'amore! 
Tutto intorno e sangue e fango? 
Io son divino! Io son l'oblio! 
Io sono il dio che sovra il mondo 
scendo da l'empireo, fa della terra 
un ciel! Ah! 
Io son l'amore, io son l'amor, l'amor" 

Gabrièl

Ad un signore buono
un Dio pietoso
un fiore raro
...a me 
tanto per cambiare....
ad una giornata piena di brividi intensi

alla semplicità sempre
ai mondi paralleli

al terzo e al quinto finalmente mobili



Questione di peeling ( o febbre e zone limitrofe)



Stai benissimo
non ti si vede nemmeno una ruga
liscio che - guarda - nemmeno ti avessero plastificato
una roba lucida che non ce n'è
ma di quel lucido proprio nuovo 
mica quello sudato
no -guarda - sembra che addirittura non c'hai più nemmeno i liquidi in corpo
proprio nuovo nuovo 

come un paio di scarpe
i capelli appena fatti
o le macchine

quel nuovo perfetto
un pò impersonale

eh, proprio quello che mi fa cagare!

bravo!

no no! cos'hai capito
stai benissimooooooo
brillante
veloce 
scattante
esultante

una roba da collassare di orrore
sei perfettamente sull'onda
cavalcala! vai su su fino alla vetta
e quando riscendi io mi curerò d'esser sparita

per giocare a nascondino - sciocchino - cosa hai capito...

non  mi prendi non mi prendi
e tana per 'Nina 
seduta su quella scogliera a farsi fare un peeling
dalla lingua di un ranocchio!

Buona la pappa, buona la plastica!

26 feb 2010

Alla mia bella terra...

Che mi ha regalato la poesia di un viaggio
tra le rocce roventi e la terra seccata dal sole

Che mi ha lasciato sulla pelle 
 la mancanza di cibo ed acqua

Che mi ha regalato 
i sentimenti più nobili e i più bassi
e li ha fatti circolare sereni per le vie di un sangue abituato a vivere molto più che a pensare

Che mi ha donato la poesia
la musica
l'arte
e il mare

Che mi ha portato per mano
a vivere di pause non solo di corsa
di riposini al pomeriggio e non solo di impegni

Alla mia terra,
quella di nascita
e quella di cuore e spirito ed anima

a questa splendida terra che senza mai alzare gli occhi produce gemme così preziose
e minute 
e commoventi

Perchè non ce n'è fratelli americani, francesi, inglesi
non ce n'è davvero
quando un italiano decide di prenderti il cuore
lo sa fare
senza mezzucci
 piuttosto
con pochi mezzi

Ho pianto come una fontana in ogni singola scena 
per ogni parola
per ogni sillaba
in ogni istante

Ogni angolo, oggetto, luogo, pensiero di questa magnifica storia 
semplicemente mi lacera l'anima 
e la rende più bella e più docile

La poesia è più forte del sole in questa storia
la dolcezza la purezza la bellezza risiede in ogni piccolo fotogramma
e perfino la solitudine di anni diventa una perfetta pausa nella sinfonia miracolosa della vita
di un uomo troppo docile 
per un mondo brutale che lascia ai bimbi la possibilità amara
di fare una gran luce

un uomo docile 
 capace di spezzare le catene della vecchia ottusa cattiveria
della indifferenza a oltranza e del pregiudizio
della mancanza di scrupoli e della diversità
 della mancanza di comprensione ed amore

un uomo docile 
in grado di spogliarsi di qualcosa 
senza mai restare nudo


e il mio cuore esplode di una luce rara
cui non so resistere...
e piango
piango a lungo.


Anno: 2005

Durata: 103'

Regia: Pupi Avati

Cast: Antonio Albanese, Neri Marcorè, Katia Ricciarelli

La Seconda Notte di Nozze

25 feb 2010

La legge delle Burratine

Ai tre setacci ogni scambio,

la verità

la bontà

l'utilità.


Se non potete dire una cosa vera, buona o utile




restate in silenzio.


in ordine di apparizione...