(e di Kate Winslet mi sto innamorando!)
E' che sono Bambini, sempre
che siano sistemati, sposati e con figli
o siano lupi solitari abituati alle brutture della vita
E come i Bambini sanno usare i colori
e imparano a nominare le immagini su un foglio
e chiamano sole una macchia gialla
e chiamano mamma una macchia rossa
e guardano un cerchio e lo chiamano casa
E come i Bambini chiedono ai nostri occhi
di credere al loro balbettare parole e pensieri
tutti in divenire, tutti da decifrare, capire e credere
E tu sei lì a tracciare linee nuove con loro
a seguire il loro sviluppare desideri e muscoli
e grammatica per nominare i loro sogni
e sguardo e braccia e mano per delineare i loro tratti su un foglio
piano piano tutto si sviluppa e trova un suo luogo
ed una sua dimora
ed un suo senso
e resta solo una cosa da allineare davvero
il senso della proporzione
(che nel disegno è la prospettiva ma sappiamo che la differenza non è nello sguardo,
pure il più anomalo dei bipedi sa che salvo rarissime eccezioni una casa è
più grande della mamma!!!!)
(che nel disegno è la prospettiva ma sappiamo che la differenza non è nello sguardo,
pure il più anomalo dei bipedi sa che salvo rarissime eccezioni una casa è
più grande della mamma!!!!)
quella inspiegabile idea per cui per loro
la macchia rossa chiamata mamma è più grande del cerchio chiamato casa
e che non sempre cambia crescendo (!)
se proprio la crescita vogliamo nominare...
capita così che due persone
un uomo ed una donna
un bambino ed una moglie
o forse un ragazzino ed una donna poco portata a far la moglie
decidano di incontrarsi di nuovo
in un posto dove essere di nuovo speciali
come la prima volta che si sono visti
capita che ad uno il solo sognare basti per sentirsi un altro
e capita che all'altra non serva il viaggio ma la meta
E poi tutto svanisce
perchè
quel senso delle proporzioni è una fregatura assoluta
ognuno ha il suo e non ce n'è...
non lo si può proprio modificare
l'assurdo pensiero per cui
per qualcuno mamma è più grande di casa
per qualcun altro fuori è più grande di dentro
per qualcun altro ancora fine è più grande di inzio
E resta il silenzio
la delusione
una certezza
ma anche un dubbio per me, un dubbio grande...
comincio dal dubbio:
perché chiediamo agli uomini di crescere ?
perché vorremmo restare noi eternamene bambine?
o perché forse vorremmo vederli volare davvero e non solo su un foglio di carta?
o forse perché in fondo noi che da sempre insegniamo loro nuovi tratti da disegnare e nuove forme associate a nuovi nomi siamo le prime a non trovare il coraggio per provare che davvero quel volo si può fare oltre il foglio e speriamo in loro, crediamo in loro, pensiamo che loro - se non grazie a noi almeno con noi- ce la faranno
a fare di una vita un volo
e di un volo la nostra rivoluzione...
....?
e finisco con la certezza:
Anticonformisti
Speciali
Diversi
Pazzi
Avventati
Incoscienti
Bellissimi
qualunque tipo di animali si sia diventati agli occhi degli altri in coppia
è certo che bisogna stare molto attenti...
Gli occhi degli altri - quando non appartengono ad un folle puro (che ho amato in questo film) -
sono solo trappola
e furto, giudizio e specchio per i fallimenti
mai per la gloria.
Ed io che di immagine troppa ne ho avuta nella vita da sola e in coppia
annoto con cura il senso di un messaggio privato
che male agli altri di certo non farà
Diffidare, profondamente sentitamente costantemente,
del come "ci guardano" e "ci nominano" gli altri...
soprattutto in coppia
le mine delle loro parole
sistemate con leggerezza ogni volta che c'era da adularci
o da complimentarsi
perchè tutto andava bene
scoppiano in faccia quando tutto va male
sono pronte e caricate a tempo
attendono solo il momento giusto
per brillare e distruggere quel che già a stento resta in piedi
e lasciare agli angoli opposti
due metà
con le loro debolezze
le loro paure
i loro bisogni
l'improvvisa fortissima certezza di non esser mai stati insieme
e quello stramaledetto senso privato delle proporzioni.
Titolo originale: Revolutionary Road
Durata: 119'
Regia: Sam Mendes
Anno: 2008
Cast: Leonardo di Caprio, Kate Winslet
Revolutionary Road
P.S. Questo film appartiene ad un trittico di film o forse semplicemente ad una tre giorni in cui
nessun film sembrava parlarmi davvero chiaramente e così
nel dubbio di star seguendo soltanto una mia assurda sensibilità momentanea
ho deciso di leggere il libro da cui è tratto il film, dal titolo "I non conformisti",
e di allegare al mio personalissimo (ed inaffidabile) commento
qualcosa che ho trovato dichiarato dall'autore Richard Yates
In un'intervista del 1972, Yates, che credette sempre che il romanzo avesse un unico e semplice filo conduttore («la maggior parte degli essere umani è ineluttabilmente sola e la tragedia della loro vita è nascosta in loro stessi») commentò il fatto che tutto venga soppresso o abortito: «Ricordo che quando stavo lavorando alla prima stesura, qualcuno mi chiese di cosa stessi trattando e io risposi che avrei scritto un romanzo sull'aborto. E quel tipo non capì. Io risposi che avrei discusso tutta una serie di aborti, di ogni tipo - una commedia teatrale abortita, delle carriere abortite, ambizioni abortite, piani e sogni abortiti - tutte mirate verso un vero, reale e fisico aborto, con una morte alla fine. E probabilmente questa è la sintesi più efficace del romanzo e che più si avvicina al suo spirito»
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