10 apr 2009

Rodolfo


La basilica di Collemaggio é crollata, con San Bernardino, il Teatro, la Stazione e chissà quante case, ieri notte ancora 90 scosse, dicono che potrebbe continuare per 5 o 6 mesi. 

S. Maria di Collemaggio nella mia città L’Aquila é qualcosa di speciale, quanti libri scritti per essa: di arte, architettura, geometria sacra, religione, storia... 

Il fine di un’Era, cominciata nell’anno 1000:

in questa chiesa stava la Porta Santa o del Perdono, che si apriva il 28 agosto quando pellegrini di tutto il mondo la attraversavano affinché i loro peccati fossero perdonati, a seguito di una Bolla, un’ordinanza di Papa Celestino V che nel 1192, contro tutta la Chiesa (che all’epoca vendeva il perdono) dette così un’occasione anche ai poveri di accedere al paradiso…

Le spoglie di Celestino sono irraggiungibili come potete vedere nella foto, sepolto infine.

Questa storia potrebbe farci ridere, io in 52 anni in questa città non ho mai attraversato la porta santa… il fatto è un altro, è che si tratta di un luogo di Potere, uno dei chakra della Terra.

E questi chakra si muovono, cambiano, la Terra si sveglia, si muove, si scrolla di dosso un’umanità ipnotizzata che ha incentrato tutta la vita intorno ai soldi, ai beni materiali, sfruttando umani, animali, piante e la stessa terra, distruggendo la natura, inquinando, trattando molto male… 

Altra caratteristica della compianta città de L’Aquila era quella di avere la più alta percentuale di depositi bancari di tutta l’Italia. Energia congelata, i soldi sono energia congelata. E tutta quest’energia accumulata bloccata scoppia, è un fenomeno fisico.

Un altro importante chakra della Terra quello di Wall Street è caduto, dapprima l’11 settembre e poi nel 2008 per davvero col tracollo finanziario di un’economia basata sul bluff e sull’imbroglio. Non c’è marcia indietro a questo.

Il mondo già è cambiato, non c’è marcia indietro, i governanti e la gente che vorrebbero mantenere in piedi, ricominciare colla stessa minestra, son quelli che opponendosi a questo flusso di cambio, che viene dalla Terra e dal Cielo, resistendo a quello che la Terra ci impone (grazie Madre) illudendosi di bloccare quest’energia immane, non fanno altro che essa si scarichi in distruzioni, dolore, Morte. 

Noi come esseri umani in cammino per la Libertà dobbiamo proporre qualcosa di diverso, anzi già non si tratta più di proporlo, si tratta di viverlo, praticarlo, senza aspettar nessun governo: vivere di solidarietà e non di competizione, dando assegni in bianco di affetto, inventando sempre nuove maniere di scambiarci il nostro lavoro che non sia con l’unico scopo di ammucchiare soldi di carta, ritornare ai valori veri, che nessun terremoto può distruggere: amicizia, intento, armonia, ricerca della libertà, creazione, evoluzione… non c’è n’è altra, non c’è più tempo per le stronzate. 

La gente si aiuta: si ospita, si condivide il cibo, la doccia, l’acqua, tutto: così ci insegnano i sopravviventi dell’Aquila. Solo questo è il mondo che vogliamo ricostruire! 

Tutti vi cercheranno soldi, in buona fede mia figlia mi ha mandato una petizione da firmare perché i soldi del super enalotto vadano alla ricostruzione. ATTENTI!

Ricostruire che?

La stessa cosa?

Un nuovo business si affaccia alla portata dei soliti noti: quello della ricostruzione, si fanno le guerre per poi fare le ricostruzioni!

No, alla gente si ricostruiscano case nuove, antisismiche, in un altro posto un nuova città lí vicino, patrimonio dell’Umanità, secondo i più moderni ed avanzati criteri di architettura ecologica compatibile armonica, i migliori architetti urbanisti si prodigheranno per darci una città del mondo nuovo, un’AQUILA CHE VOLI, e non quella gabbia di aquile sofferenti davanti la piscina comunale che tutti gli aquilani della mia età ricordano. E della compianta città della mia infanzia ed adolescenza se ne faccia un sito archeologico importante, come Pompei, Teothiuacan, la valle della Sfinge, un monito per lo sciame umano a non cadere negli stessi errori, a non accumulare, bloccare… Questo il messaggio che viene da lì: insieme colle lacrime, l’intento di evolverci trasformarci accettare amare amarsi, il sogno del serpente piumato, il sogno di unire la nostra radice terrena col nostro destino stellare di Libertá. 
 
 
 

Every night and every morn

To their ruins some are born 

Every morn and every night

Some are born to sweet delight 

Some are born to sweet delight

Some are born to endless night 

(William Blake) 
 

Ogni notte ed ogni mattina

Nascono alcuni alla rovina 

Ogni mattina ed ogni volta che vai a letto

Nascono alcuni al soave diletto 

Nascono alcuni al soave diletto

Nascono alcuni ad infinita notte 

(William Blake) 
 
 

Un abbraccio da Messico, Anahuac, il paese delle Aquile, Rodolfo de Matteis 
 
 

Per chi abbia voglia di leggere ancora al riguardo allego un mio racconto di fantascienza humor scritto il 18 luglio 2008, prima del terremoto e prima che uscisse il film con Nicholas Cage (“Knowing” non so come si chiami in italiano) scritto come contributo al dibattito interno alla redazione della rivista ArmOn che sta uscendo a Pescara, Abruzzo. 
 
 

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