24 feb 2008

La Domenica non si lavora!o la stanza del figlio...


Generalizzando diremmo che nella vita io ho bruciato tutte le tappe.

Nella "corsa" (niente fiatone mai...lo giuro, altrimenti avrei rallentato!) con singolare precisione ho però tralasciato dei personaggi, delle letture, dei passaggi considerati fondamentali e scontati nella vita di un uomo socialmente integrato.


Ad esempio io Siddharta non l'ho mai letto,

non ho mai partecipato alle discussioni di politica della scuola,

ho snobbato Porci con le ali, Melissa p. (avevo già letto DeSade, la versione "defilippi" del sesso non potevo che snobbarla...) e ovviamente quando qualcuno cita Tre metri sopra il cielo mi incazzo! A tal proposito medito una riscrittura di Romeo e Giulietta dal titolo Tre metri sotto terra....vuoi mettere?!


Arricciavo il naso davanti ai cantanti pop di grido e mi domandavo se facevo poi davvero bene a non omologarmi quando mi accorgevo che i miei riferimenti erano sconosciuti ai più, tra i miei coetanei.


Ero proiettata alla vita che conduco oggi già a dieci anni, figlia dell'opera, della classica e degli anni '70 inglesi e americani (che te ne fai di jovanotti se da anni ti fai le flebo con i Pink Floyd o con i King Crimson?per non dire Puccini o Stravinskij...), degli hitchcock, di Orson Welles o magari di kubrick ma non di Muccino, mai dei Vanzina e di sicuro non di Ozpetek....Insomma ero altrove.


Non è un vanto ma una prova essere lontani dalle informazioni che fanno "gruppo"...

Va bene va bene la qualità ma insomma spesso, ancora oggi, mi sento antica, legata a standard di sentimento e percezione suonati da un'orchestra nel bel mezzo di una festa di diciassettenni che si organizzano i cento giorni, la pasquetta e il gruppetto col bassista che tira indietro e il cantante che da grande farà l'avvocato!

Insomma disordini...incomprensioni e qualche istante di solitudine in più!


E' vero - c'è da ammetterlo - sono un pò dura rispetto a certi miti condivisi...mi indispettisco quando qualcuno viene citato al di sopra del bene e del male come fosse un dio. Punto i piedi e amen! Mi perdo anni ed anni di evoluzione e mi tocca recuperare....


Uno su tutti...Nanni Moretti.(non fate quella faccia...sì sì c'è ancora qualcuno che non l'ha visto!)


Sì, perchè poi io ve lo metto nello stesso calderone, ben caldo tra siddharta e i "doorsatutti icosti" ....nel senso, manifesti di pensiero....non mi interessa ora e non mi interessava prima sembrare colta o impegnata.
Non mi interessa ora e non mi interessava già prima sapere le cose che tutti devono sapere perchè sennò non esisti, non sei di un giro, non puoi parlare con un tot di persone, non puoi relazionarti con certo tipo di cultura....


Moretti attraverso le mie orecchie era uno politicizzato da morire che se lo vedevi eri di sinistra altrimenti eri di destra.


Io ho sempre saputo di esser di sinistra ma che la tessera di partito fosse Moretti mi stava sulle palle e così...ora dopo decenni dalla fine della scuola, quando tutti credono che io conosca a memoria tutti i film del Nanni, per la prima volta conosco il personaggio e affronto i suoi film i suoi temi i suoi tempi la sua voce la sua estetica...lui.


Il risultato? Presto per darlo...anche perchè ho cominciato dal "Caimano" (onesto ma non devastante) ed ora ho visto "La Stanza del figlio"...e siccome la vera tessera di partito la prendi dopo Ecce Bombo, Bianca e Caro Diario...direi che ho ancora un pò di strada da fare....


Ma, fino a che posso evitare i discorsi politici (cioè sempre!che la politica si vive non si discute...),

posso provare a dire ciò che ho visto e sentito dopo e durante la visione di "La stanza del figlio".


Il film mi era stato descritto come straziante ed invece ho appurato ed apprezzo assolutamente il fatto che non è lascrimoso nemmeno per sbaglio....perfino Moretti - in primo piano - ha serie difficoltà a farsi uscire una lacrima!e a lui, in teoria, gli è morto il figlio!Comunque....


La regia del film non è priva di belle idee tipo tipo...Brian Eno ( Before And After Science, 1977) che si spande nell'aria a sciogliere tutte le tensioni l'ho apprezzato parecchio, la camminata slegata sulla spiaggia con cui il film si chiude e perchè no!anche il senso della futilità dei pazienti e delle loro deboli motivazioni, fragili scuse...


Ma poi...Beh...mi vien su una domanda:

dov'è la storia?dov'è la verità?dov'è la necessità di raccontare una storia così?perchè?

I sensi di colpa di Giov(N)anni per esser andato a lavorare quella domenica, dai è roba poco interessante.che poi la domenica NON si lavora è un altro paio di maniche!!!

Le crisi esistenziali dell'analista che sa ascoltare i problemi degli altri ma non sa far uscire i suoi è uno spunto non solo poco originale ma anche fiacco.

La musica di Nicola Piovani a dir poco inutile.

Laura Morante per fortuna non urla, ma da qui a beccarsi un premio come miglior attrice protagonista (David di Donatello) me lo giustifico solo perchè le altre opzioni erano la Buy di le "fate ignoranti" e la Mezzogiorno di "l'ultimo bacio" ...del resto quell'anno si son persi per strada "In the mood for love", quindi tutto è possibile!

Vincitore a Cannes nell'anno in cui c'era anche Mullholland Drive...vabbè che vi devo dire?!

La Palma d'Oro l'han data a film come "Roma, città aperta", "Miracolo a Milano" , "Pulp Fiction, "Underground", "Othello", "Taxi Driver", "Paris, Texs", Dancer in the dark"...e non aggiungo altro.
Dal Caimano a La stanza del figlio non ho fatto molti passi avanti...Moretti ha una voce che mi è simpatica e mi piace come respira ma per il momento non credo che mi tessererò al partito!...
Ad ogni modo entro un mese recupererò Bianca e Caro Diario e magari torneremo a parlarne...






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