8 ott 2014

Sei di cose inesistenti, sei le cose più belle.







Quella vecchia abitudine non l'ho persa. 
Di sospirare profondamente appena resto sola. 
Con la gioia, che odio, di restarci.

Un soffio di sollievo che alla gola sussurra che soltanto adesso, 
che sono sola, 
posso essere me stessa fino in fondo.

Per poi non farlo mai, si intende.
Sia restare sola che essere me senza censure.

E' che lo conosco il mio peso specifico
e lo riconosco come inadeguato.

Mi riesce facile di più rubarlo,
il mio essere,
che viverlo.

E questa è la corrente contro cui nuoto in queste ore. 


"Guarda mamma, i delfini!"
"Sono tonni!" 
(che nuotano come salmoni) 

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