31 gen 2010

Anna Dei Miracoli


Ovvero il film e la storia più bella mai vista nella mia vita
il più grande omaggio mai fatto alla parola
 una rara opportunità per capire
(per chi si fosse fatto ipnotizzare da certa tv e certo cinema)
 a cosa servono gli attori
ed un atto d'amore
Perchè se una parola corrisponde ad una cosa,
ad un pensiero
ad un sentimento
non è un fatto scontato, nè una  rigida regola da stravolgere o da complicare
è un passaggio sacro
per cui tutto diventa reale semplicemente nominandolo.

Se solo lo capissimo
quanto incredibilmente magico è poter parlare
poter comunicare
bisogni primari,
poche cazzate,
nessun abbellimento
solo cose semplici
lineari
intense per loro stessa natura
acqua
luce
sonno

Ed era inevitabile che servisse la storia vera di una bimba sordo-cieca
e della sua durissima e splendida tutrice
per comprendere il significato più vero della parola.

Non trattati interi,
nè tutto l'inutile farneticare
di certe serate da bancone
o prime serate televisive
(affanculo i dibattiti, affanculo le dissertazioni, affanculo le sovrastrutture dei ragionamenti e affanculo la noia che ce li fa desiderare, seguire ed accettare) 
per portare avanti l'inutile gara di chi usa meglio le parole
di chi le capisce
di chi le conosce più belle
e di chi invece le conosce più vere
o domina quelle più d'effetto.

Da questo punto dovremmo ripartire tutti,
Ripulire la struttura intera del nostro sentire
svuotarla di significati ormai vecchi
e ricostruire tutto con la semplicità
di chi chiama l'acqua acqua
ed il mare mare

e l'amore amore...

no eh? non è così...troppo semplice...
perchè quando ci si imbatte nel sentimento (o nella sensazione)
all'improvviso abbiamo bisogno di molte più parole
di troppe più formule
metafore
definizioni
e tutta la disperata ostinazione con cui ci impuntiamo sulle parole
diventa solo suono confuso

Nel film c'è una risposta anche a questo
perchè il sentimento è ovunque
perchè c'è il corpo che lo esprime
anche quando non si ha il dono della vista
l'aria manda messaggi ed energie
inequivocabili
ed il silenzio amplifica

verrebbe da dire
parole semplici e sentimenti violentemente sinceri

non serve altro per scuotere l'aria.


A parte una scena
una scena difficile
una scena spietata

necessaria per dire che la regola
e la sua imposizione
(che è fuori dalle regole, per il solo fatto di doversi imporre anche se per amore)
può essere la salvezza in un mondo
sordo e cieco
che non conoscendo regole è schiavo di sè

strepitosa per osservare da vicino il sudore la fatica e la volontà ordinata
che fa di un attore molto più di uno che finge
anche se sta solo fingendo, ad  arte (ed è questo il bello!)

struggente
essenziale
elegante
perfetto
al punto da essere traghettato
senza paura
in questo anno nuovo pieno di vita nuova
come il miglior film della mia precedente vita



Titolo originale: The miracle worker

Anno: 1962

Regia: Arthur Penn

Durata: 106 ' 

Cast: Anne Bancroft, Patty Duke


Anna Dei Miracoli




Nessun commento:

Posta un commento

articoli correlati

in ordine di apparizione...