Io sono una intrattenitrice.
Il mio mestiere è far sorridere gli altri,
fargli passare le ore più lunghe
(quelle della noia, del lavoro o del dolore)
Non rientra nei miei compiti - ma fa parte delle mie ambizioni - comunicare al mio pubblico qualcosa di più di un momentaneo sollievo,
vorrei poterli far riflettere,
provare a cambiare loro la vita
o anche solo un'idea,
allargare i loro orizzonti
o anche solo la loro coscienza di essere "massa",
vorrei toccarli, uno per uno
senza far loro male
provare a svegliarli dolcemente, uno per uno
dal torpore in cui sono.
Regalargli una musica che non conoscono
una parola che non sentivano da tempo
un pensiero che ignoravano
o una storia che avevano dimenticato.
E invece quando mi guardo allo specchio
o incontro chi mi ascolta
o mi sento descrivere dal mio pubblico
a volte,
mi sembra di vederci chiara chiara la faccia
del pagliaccio poco talentuoso
uno che ti fa ridere un istante e poi si fa dimenticare.
Poi c'è anche gente che ti fa complimenti inspiegabili
e alcuni, pochi, che sembra ci tengano particolarmente
a farti notare quanto "squallida" sia la tua vita.
Questi ultimi sono molto spesso piccoli snob,
uomini abituati a vestire i panni,
messi in saldo in questo strano momento storico,
degli intellettuali.
Coloro che non svenderebbero mai il loro "sapere"come fai tu
che giocano di sponda anche il ruolo degli umili
lo fanno simpaticamente,
ma disprezzano ogni sforzo, ogni tentativo,
ogni TUO tentativo.
Le loro piccole realtà sono messe al riparo dalle critiche,
quel misto di finta modestia e di poca onestà li salva da tutto e tutti.
E mentre tu sei in costante apnea tra te stesso, le tue speranze e i limiti della tua realtà
loro ti tengono la testa sott'acqua,
lo fanno per amicizia (ti diventano amici tutti quando possono farti a pezzi)
per estrema onestà (con gli altri si intende, mica con loro stessi)
talvolta per amore (meglio un partner che si sente inferiore sembrano desiderare alcuni di loro)
o solo per parlare (in quel caso quasi mi fanno simpatia, lo ammetto!).
(e in fin dei conti si capisce, che ti frega di criticare se tanto si parla davvero solo della realtà degli altri?!)
C'è un ultima categoria
di persone a far da cornice a certe "realtà in bilico"
come la mia.
"Realtà in bilico" le definisco,
perchè sfiorano la bellezza costantemente
talvolta la centrano per qualche istante
(il tempo di un disco disco per intenderci o di una battuta).
Incarnano superficilamente il sogno di molti
e nello stesso tempo tendono all'immobile
al coriaceo,
difficili da capire i confini di questo tipo di realtà
così come difficile è spostare i loro orizzonti
verso qualcosa di meglio
che vedi solo tu.
Ma io perdo il filo...L'ultima categoria di persone dicevamo..
che è quella dei talenti veri,
di quelli che hanno fatto e fanno nella vita e della vita un evento incredibile
per l'intero mondo che li circonda.
Parlo degli scrittori, dei pittori, dei compositori, dei musicisti, degli attori, dei fotografi
e di tutti coloro dotati davvero di un genio
e della forza necessaria a farlo esprimere al meglio.
Questa categoria di persone
rara ma non impossibile da incontrare
ti guarda con benevolenza
ti sorride con calore
comprende bene e molto oltre le tue parole
a cosa sta puntando il tuo cuore
e dove trova ostacoli,
sa quanto amore, volontà e spesso fortuna serve
sa quanto delicati sono gli equilibri di chi
si arrischia a rendere la propria vita speciale
soprattutto di chi si espone alla corrosiva ambizione
di "fare qualcosa per gli altri",
in campo artistico s'intende.
Queste persone sanno bene che "cambiare le regole del gioco"
è un mestiere duro
ed essendo per diritto di nascita e per impegno
persone "diverse" dalla media
comprendono qualcosa che non sanno spiegare
ma più o meno suona come
"se vuoi fai, se guardi oltre ci sei già oltre e se non fai nulla di tutto questo va bene lo stesso
perchè sei tu".
Gente rara davvero.
Che esiste però.
E che ti parla, ti vive intorno, ti respira vicino.
Resta il rischio di averli molto vicini,
possono essere padri, fratelli, mariti,
la tentazione di sentirsi schiacciati da paragoni che soltanto tu stai facendo è grande
ma alla fine
se hai l'onestà necessaria
la voglia di trovare un pò di sole
(o di pioggia, di perturbazioni e mare mosso, o di alte e basse temperature e venti deboli poco importa...)
capita che un giorno riesci a guardarli negli occhi senza pregiudizi
a goderli come fossero soltanto uno splendido tramonto
che ti illumina e ti ipnotizza
senza cercare di capirli, di raggiungerli o di emularli
e - mentre loro tornano semplicemente padri, fratelli o mariti -
qualcuno ti regala un sonoro "buongiorno"
(che suona un pò come l'Hello America del bellissimo e bravissimo Nicolas Cage,
alias David Spritz)
un abbraccio
un fiore alla tua sensibilità
e tutto l'aiuto che ti servirà per migliorarti
quel qualcuno sei tu.
il "tu" grato al mondo, alla vita e a se stesso per essere come è
grato anche ai limiti della realtà
perchè senza quelli non avresti faticato mai tanto
e non avresti mai sorriso come stai facendo adesso.
Io sono una intrattenitrice.
quando sono in radio, su palco o nella vita
amo rendere le persone felici.
provo a fare di più ogni giorno.
alle volte ci riesco
ma c'è sempre un di più che viene dopo da raggiungere.
mi sembra che ce ne sia abbastanza da riempire una vita.
Titolo originale: The weather Man
Anno: 2005
Durata: 100 min
Regia: Gore Verbinski
Musiche: Hans Zimmer
Cast: Nicolas Cage, Michael Caine
The Weather Man - L'uomo delle previsioni
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