22 mag 2008

The Bourne Identity, supremacy, ultimatum

Mi è spuntato un canino da vampiro al solo pensiero di scriverlo 'sto post.
Io sono una non violenta o meglio, tento di esserlo.
Non credo nell'uso della violenza ma non posso assolutamente non riconoscerla come elemento talvolta necessario, forza motrice assolutamente ineguagliabile assieme all'ira e soprattutto istinto naturale e primario almeno quanto mangiare, bere e dormire.


Per me.


Mi accorgo e spesso rifletto su quanto la cosidetta "non violenza" sia qualcosa di reale e possibile nella vita di un mortale poichè, a mio parere, violenza è molto prima e molto di più di uno schiaffo o un colpo di pistola anche il semplice urlare, umiliare, aggredire un essere umano.
(chi ti taglia a tradimento una pianta che hai cresciuto per tre anni è violento, chi spaventa un micino infreddolito o non gli cede il passo in strada è violento...a più livelli, riprese e in più posizioni la violenza c'è sempre)
Se mi guardo dentro e se mi osservo dal di fuori a volte io penso di essere una persona violenta.
Violenta per difesa, alle volte per paura e in qualche rara occasione per semplice voglia di manifestare e godere di una forza che mi appartiene e che molto spesso tengo al guinzaglio.
Diciamo che, tenendo terra terra il discorso, ai livelli di semplici rapporti quotidiani con un possibile compagno, un amico o più semplicemente con l'impiegato delle poste alle volte riesco con difficoltà a tenermi entro la soglia del civile e della buona educazione.
Posto quindi che questa sono io e che in linea di massima soffro come un cane se penso a tutte le volte che mi sono lasciata andare a scatti di ira, violenti per loro stessa natura, e posto che soffro lo stesso anche quando penso che sono riuscita a trattenermi e che da qualche parte quella ondata di rabbia e dolore si è dovuta riassorbire dentro di me invece di trovar il suo naturale sfogo al di fuori mi verrebbe da dire che i film che hanno come protagonista un macchina infallibile e talvolta, per necessità, violenta un pò mi fa godere!


Sì perchè nella vita di tutti i giorni te lo sogni ( per fortuna e sfortuna insieme) di accantonare le chiacchiere e le spiegazioni e di mettere a loro posto tutti gli stronzi e i disonesti che popolano questo mondo e la nostra vita.
Se ci penso che goduria...un tizio davanti a te urla e fa casino e tu gli passi vicino e zac! con una mossa infallibile lo stendi.
Un genitore idiota picchia un bambino che voleva soltanto un gelato e tu lo sdrai con una gomitata e poi regali un cono maxi al pupo e una bella fettina di carne gelata per l'occhio nero al malcapitato padre o madre appena steso.
Ecco quindi spiegato perchè poi la vita di Jason Bourne è affascinante così comele sue vicende...
peccato però che oltre l'istinto naturale alla violenza c'è in me una fortissima voce che chiede silenzio, che implora un pò di nuova sensibilità e che si è davvero stancata di protagonisti indistruttibili solo perchè esperti di arti marziali, esplosivi, armi e spionaggi vari.
Poi, diciamocelo, sto povero jason Bourne non era un figo...era un automa, un lobotomizzato dei servizi segreti (e bisogna ammetterlo Matt Damon la faccia da lobotomizzato ce l'ha tutta!) 
uno che ammazzava a comando e, perdonate il francesismo, "a cazzo".
E nemmeno l'aver perso la memoria e il tentar di uscire dal giro in cui era lo farà diventare un uomo degno di questo nome, insomma sì uno che ha il diritto di stare su due zampe invece che su quattro! (con estremo rispetto dei quadrupedi tanto amati in ogni forma e situazione!)
Mi sono sparata la trilogia approfittando di un pomeriggio di pioggia e sinceramente non credo che l'aver recuperato i tre capitoli del più sfigato tra gli agenti segreti esistenti sia stato un "arricchimento" ad ogni modo....soporifero!

p.s. c'è una sola cosa che mi lascia sempre senza parole di 'sti film...e sono ovviamente le considerazioni logiche, quelle tipo ....ma i soldi, a te, chi te li da? (che anzi nel caso del J.Bourne forse è l'unico dettaglio chiarito da subito) ma soprattutto perchè ti cambi d'abito in ogni scena senza avere non dico una valigia ma nemmeno uno zainetto invicta?!e non solo tu, pure la figa di turno che ti porti dietro...cos'è mentre scappate vi fermate a fare shopping per la signorina? mah....ce lo vedo l'agente speciale Jason Bourne alias "macchina per uccidere infallibile" per gli amici "come ti movi ti fulmino"  che mentre prepara un esplosivo, si scalda i muscoli per il prossimo combattimento, individua le vie d'uscita e seleziona in una folla abominevole l'unico soggetto che - guarda tu! - non è un semplice passante dice alla sua compagna "oddio, cara, non lo so ...la gonna che hai provato prima forse ti fasciava meglio i fianchi!"
dettagli, quisquiglie, banalità....






3 commenti:

  1. Immagino che la visione di un film del genere possa effettivamente scatenare reazioni violente...comunque, a mio avviso,la ricerca della nonviolenza richiede un'applicazione ed una forza notevoli,con risultati(come tu giustamente rilevi) spesso deludenti.

    ps: il solo tentativo di vivere senza violenza,e la consapevolezza di non riuscirci mai totalmente,credo siano atti di nonviolenza applicata...

    RispondiElimina
  2. ...o di violenza applicata ...su se stessi e mai sugli altri! che poi credo sia la cosa che più ci rende degni d'esistere...
    ho letto il tuo blog sinclair, lo frequenti poco ma con intensità!

    RispondiElimina
  3. Io sono per la violenza a pillole, insomma avere un così gran bel potere e non usarlo è un peccato. Nooo scherzo, non tollero molto le violenze in generale, soprattutto quelle nei confronti dei più deboli, perchè poi, diciamoclo chiaro e tondo, le violenze tra titani sono le più belle, quelle dove non sai chi vincerà.
    Ah nina ho dato la tua mail al mio amico attore...ciauz

    RispondiElimina

articoli correlati

in ordine di apparizione...