25 mag 2008

CHIACCHIERE DA BANCONE


Le fidanzate dei miei amici spesso non conoscono davvero i loro uomini.

Sono donne assenti, trattate come si conviene fare con una donna che onora il proprio uomo della sua grazia e bellezza.

E questo basta per zittire tanti discorsi, fantasie e pensieri e parole poco nobili.

Sono donne parziali, compagne al 40%, amanti al 50 % nel migliore dei casi, femmine al 100% e come tali sottovalutate, ingannate, più o meno elegantemente illuse e vezzeggiate.

E nonostante i modi gentili, le parole carine, le piccole grandi galanterie, i pensieri e le promesse che volano e il corteggiamento costante, le donne dei miei amici sono sempre incazzate.

Sempre sospettose, sempre pronte a guardare in cagnesco la nuova arrivata, sempre col coltello in mezzo ai denti, perchè forse sotto sotto lo sanno che quello che non vedono è censurato momentaneamente ma non superato, perchè l'avvertono L'ASSENZA.


Io di me dico sempre che "le tette sono un equivoco" (le ho inspiegabilmente, vista la vaga mascolinità che ho maturato nell'approccio) ...non mi si fraintenda,
mi ritengo ed ho avuto modo di constatare nei miei 15 anni di vita sociale, di essere percepita assolutamente come donna, almeno per quanto riguarda l'aspetto e forse -di tanto in tanto - anche i modi.

Ma ce l'ho per carattere il diventar ciò che mi circonda, ce l'ho per presunzione il mettere talmente tanto a proprio agio o - rovescio della medaglia - il competere con l'altro sesso e soprattutto è la mia naturale difesa di femmina "molto femmina" che non accettava ora come allora gli sguardi troppo "sessuali" o complimenti da "manuale" che alla fine , nonostante l'immagine, mi ritrovo ad essere accolta in un club "per soli uomini", un club virtuale costituito per la gran parte da considerazioni sulle donne, consigli per gli acquisti dei porno, valutazioni geofisiche sulla tenuta delle tette e del culo della tipa appena passata e, quando

mi trovo proprio in compagnia di intellettuali raffinatissimi, addirittura proiezioni sul futuro rendimento delle stesse tette e culi e considerazioni - dal retrogusto vagamente gay - sullo stile e l'abbigliamento delle malcapitate che passano di lì.

Insomma, io sono una privilegiata.

Ovviamente, questo privilegio mi crea non pochi problemi di gestione e manutenzione della mia fiducia e della mia vicinanza sincera e serena con l'altro sesso.

In momenti di alta paranoia autocritica sono arrivata a pensare che fossi così disponibile ad ascoltare certi discorsi perchè finchè li tieni impegnati a parlar delle altre, finchè sei dalla loro parte, finchè sei considerata come donna ammessa al club sei salva da quei commenti implacabili, superficiali, così spietatamente regolamentati.


"Se a 24 ha un culo così, a 30 è scaduta"

ed io che assisto freno a stento la voglia di chiedere dove la si trova scritta la scadenza...l'ho cercata, sapete robe tipo chiappa destra in basso in carattere times new roman 9 corsivo...

da consumarsi preferibilmente entro il:

"quella a letto è un genio" più tutta vastissima gamma di nomignoli fantascientifici sulle varie combinazioni specifiche per un certo tipo di bocca, di gambe, di fianco o di seno (roba da far passare la voglia di "omaggiarvi" con certe attenzioni per tutta la vita!)

o madonna mia, lo so, signori miei, che noi donne in assemblea al momento del parlar di sesso siamo in grado smontare qualsiasi maschio ma, ve lo giuro , il più delle volte lo si fa per ridere.
E comunque tolte le tristizie che talvolta ci capitano ammettiamo una cosa: ve la cercate!
Dopo che una vi ha sentito parlare come minimo si aspetta round da sei ore attraverso secoli e secoli di cultura sessuale ereditata da padri, amici, zii puttanieri e giornaletti e film porno....E - diciamocelo sottovoce - non è che vada esattamente così al dunque!

Ad ogni modo, l'essere una privilegiata talvolta mi offende,
talvolta mi disgusta e molto spesso mi fa stare - come per altro le mie colleghe escluse - profondamente incazzata per ore.


Forse non mi merito le vostre confidenze e la vostra spontaneità o forse non ho speranze in quanto femmina di essere qualcosa meno che incazzata ma, davvero, parliamone....


Ad esempio, perchè avete così paura del tempo? perchè siete così legati all'età?

Vi sentite fantastici se vi riportate a casa una ventenne, la "carne fresca" si sa...è un 'altra cosa...

Una c'ha una ruga ed è subito una sfatta o - aspetta com'era?! - una che "comincia a puzzare"...

E magari il simpaticone di turno che se ne esce co 'sta perla ha uno stomaco che fa provincia, è letteralmente privo di culo, occhio bovino vitreo e per sua fortuna non deve portare indumenti abbastanza attillati da permettere di fare altre considerazioni, meno nobili...ma dovute, data la situazione in cui si mette l'idiota!


Insomma uomini che misurano costantemente linea rughe ed anni, che poi sono gli stessi che spaccano le palle se - non per dieta ma per gusto - ti mangi un'insalata, che ti guardano schifati perchè per loro sei una fissata che si trucca, si preoccupa solo della bellezza e magari se la tira etc.etc. e poi - dopo che ti hanno squadrato dalla testa ai piedi e commentato a morte hanno anche il coraggio di lamentarsi parlando della loro di donna - assente per definizione - con frasi tipo "ma a che cazzo gli servono tutte quelle scarpe?" "ci mette dodici ore a prepararsi" "non mangia niente e poi sta nervosa etc etc" "è gelosa, paranoica"


Mai, nel corso del mio "viaggio attraverso il maschio", ne ho sentito uno abbastanza audace da rispondere al collega/amico cesso, ma simpatico, che apostrofava una giovane o meno giovane come solo un uomo cesso può fare qualcosa tipo "ma parli tu?" o più eroico chessò ad esempio "perdi trenta chili, metti su muscoli e tonificati tutto, fatti un culo così a suon di diete, tacchi e trucco per piacere all'altro sesso e a te stesso - per non parlare del fatto che ormai molte oltre che belle sono anche piuttosto intelligenti, per non dire che hanno studiato, hanno dei sogni, dei segreti e delle belle individualità -  e poi vedi se perdi tempo con uno sfigato come te!"

I più dignitosi tra gli uomini al massimo restano in silenzio, non si uniscono al coro, cercano di restare saldi, poi però si comincia a parlare di porno e allora anche le menti migliori si lasciano coinvolgere.


Io difendo gli uomini ogni volta che posso.

Ritengo che i maschi - per natura più utopici, più idealisti e più portati alla realizzazione di un ideale - siano quelli che hanno una sorta di dono speciale per le questioni d'amore.
Per la precisione io penso che siano gli unici in grado di amare davvero.

Ho sempre avuto grande stima degli appartenenti alla categoria - altrimenti non passerei così tanto tempo con loro, ascoltandoli e cercando di capire - eppure alle volte resto muta, nervosa e poco convinta e mi lacio per qualche istante tentatare dal "lato oscuro" della forza...diventare anche io una donna "assente", godermi i privilegi della finzione delle parti, i saluti gentili, le parole carine e far finta di non vedere il resto, cominciare a pensarvi stupidi, poco concentrati, ripetitivi e del tutto privi di tatto.

p.s. e non provate ad etichettarmi come femminista, maschilista o qualsiasi altra cosa...
il giorno che vi faranno notare in risposta alle vostre paranoie sulla nostra età che anche a voi il tono muscolare scende e di brutto, che non è la maglia che fa difetto ma voi, che i vostri tempi di recupero a letto cominciano a diventare soporiferi per non parlare di un milione di altri indegni dettagli che ha cominciato a prendersi le ferie, ne riparliamo!
















3 commenti:

  1. A questa poi, ero certo ne avresti scritto prima o poi. Ti leggo ma non ti scrivo mai, ripensando all'esperienza I.V.A.C. posso dire che è vero che sei cosi, è vero che siamo cosi, è vero che (essi)sono così.

    anonimo...preoccupato della verità!

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  2. Splendida descrizione. Certo è cara Nina che parlare del proprio lato maschile per una donna è molto più facile che parlare del proprio lato femminile per un uomo. Sai io ho lasciato parecchie volte interpretare delle situazioni e dei gesti dalla mia donna interiore e questo mi ha permesso di comprendere situazioni e modi di fare di molte mie amiche. Anzi ti dirò di più, sarà per questo che riesco ad essere "L'amico migliore". Purtroppo a volte la visione maschile del mondo non la riesci a trattenere e su certe questioni uno deve proprio dirla la sua, comprensione e lato femminile a parte, quando ci vuole, ci vuole. E sai il capire molto le donne sotto questo punto di vista (da amico), mi è servito a rivalutarle e anche a capire quali vanno bene e quali no per me, oltre ad evitare certe figuracce e certi modi di fare tipici degli uomini al Bar, che uno pensa facciano colpo sulle donne e invece generano solo tanto disgusto.
    Ti saluto Nina, alla prox, ciao Nicola

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  3. Ho paura che il tuo discorso, per quanto formalmente ineccebile, finisca con il rincorrere il serpente che si morde la coda; intendo dire che la realtà(almeno quella che riesco ad osservare io) mi sembra più che altro piena di tanta bigotta ipocrisia asessuata,indiscriminatamente proveniente da ogni dove.

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