Tocca ammetterlo,
è incredibilmente provinciale da parte mia dire "Scusi!" a qualcuno quando ci si urta per strada.
A quanto pare travolgersi fa parte del gioco.
Lo slalom nella folla è un atto nostalgico,
roba vecchia che non parla di smartphone e teste incassate nel verde di whatsapp.
Ci si scontra e si prosegue, senza girare la testa, senza smettere di comunicare con il nostro interlocutore virtuale e senza emettere un suono.
Ora, appresa la lezione, mi domando…
...Visto che non mi piace scrivere mentre cammino, se per vivacizzare il tutto cominciassi a mirarvi e urtarvi di proposito?
A modo vostro si intende, senza rivolgervi nemmeno uno sguardo.
Mentre me la rido pensando a gente abbattuta per strada e a titoli di giornale a caratteri cubitali tipo "Una pescarese travolge Milano" mi accorgo che un po' mi spiace.
Non saprò mai di che colore erano i vostri occhi, non saprò mai che voce avevate.
E nonostante tutto continuo a credere che sia un peccato.
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