2 lug 2012

Si spezza il fiato.


Mi spezza il fiato il caldo di piombo dei teatri.
Che pure significano per me bellezza e pace.

Mi spezza il fiato la paura
che ha fatto di me - dopo anni di indomabile ignoranza - 
una creatura inquieta di senso del poi.

Mi spezza il fiato la anormalità
di un sentire mai troppo audace da dichiarare "io sono".

Mai coraggiosa, e si spezza il fiato
Troppo delicata, e si spezza il fiato ancora 
Sempre sulla soglia dell'andar via.
(perchè si spezza il fiato a restare)

Così autoreferenziale da ascoltare ogni singolo sospiro 
e spaccare l'atomo piuttosto che ridersi addosso
e considerare tutto questo fiato corto 
un sintomo del fatto che, forse, 
a dirla con semplicità, 
fumo troppo, bevo troppo, bestemmio anche di più.

Un continuo di vizi per evitare la stasi,
un divano di sapere senza senso per dileguare la notte,
un continuo correre sul senso per non dover mai curare la forma,
fino a perdere l'uno e l'altra.

Fine della storia.


(da piccola scrivevo alla fine delle lettere 
 "firmato: 
Ilaria Cappelluti" 
....così audacemente gratuito da piacermi ancora adesso.
Non sono mai stata ermetica. 
Se lo fossi stata...mah, si spezza il fiato solo a pensarci.)


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