3 dic 2009

I vestiti nuovi dell'Imperatore....

E' che a guardarlo bene non sembrava poi diverso solo meno ricco,
quello strano uomo che camminava al mio fianco.
La barba era la stessa, perfino i vestiti, i colori, la postura
aveva tutta l'aria d'essere il mio amore di sempre
con tutte le parole che amava, quelle che lo annoiavano e gli stessi suoni vivaci un pò stonati che
adorava intonare per dare un senso ai suoi discorsi
era assolutamente lui!
solo scaldava di meno...
ed era strano che fossi io a pensarlo perchè era lui che diceva di amarmi meno
di non amarmi più, proprio non perdeva occasione per dimostrarlo
ma che poi spiegatele va! queste assurde vicende del cuore che si sforza sempre di più
quando meno gli interessa.
Me lo tenevo vicino certa che sì, in fondo, poteva essere solo lui, quello che avevo imparato
a sognare
ma avevo dimenticato un verso, nascosto in un cassetto, che me lo spiegava bene quello strano senso di nudità vergognosa che avevo davanti
era un verso lontano, proprio preciso per me, che un giorno avevo ritagliato.
diceva qualcosa sull'amore che muore proprio quando cominci a difenderlo da se stesso
diceva qualcosa a proposito degli abiti nuovi di un ragazzino immaturo convinto d'essere un imperatore
diceva qualcosa a proposito di chi si parla addosso e si descrive male
e di chi è convinto che nella vita si possa cambiare solo pensando a sè
mi parlava degli uomini e delle donne
e mi parlava, poi, di me.

Sussurrava al diverso che in me resiste che, alla fine di tutto, lui avrebbe continuato a resistere
e che questa era in fondo l'ultima vita in cui dare aiuto al prossimo.



"il re è nudo!"

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