14 ago 2009

A chi il Mare, A chi il Male (ovvero Milano perde colpi)


l'assessore: «l'atteggiamento del comitato fa male alla nostra città»
Madonna: «Non tornerò a Milano»
La regina del pop irritata per le polemiche sui decibel che hanno preceduto il suo concerto. Terzi: «La capisco»

Il concerto di Madonna a San Siro (Fotogramma)
MILANO - Madonna affida al mensile tedesco Musik la sua irritazione per il limite di decibel imposto a San Siro, dove si è esibita il 14 luglio («È come deturpare un'opera d'arte»). «Non tornerò a Milano», minaccia, riaprendo una ferita per cui si batte da tempo l'assessore alle Attività produttive Giovanni Terzi. Il quale si schiera con la regina del pop: «Capisco perfettamente Madonna. Da mesi sostengo che l'atteggiamento di un comitato di quartiere composto da pochi cittadini fa male alla nostra città, alla sua internazionalizzazione. I fatti mi stanno dando ragione».

MILANO CAPITALE DELLA MUSICA - «Ricordo che Milano è la città italiana più importante dal punto di vista musicale, i concerti di quest'anno sono andati in maniera straordinaria - prosegue Terzi -: quello delle "Donne per l'Abruzzo" ha registrato 50mila presenze, contro le 30mila di Roma. E se Milano si conferma capitale della musica, San Siro è la "Scala" del rock. Noi faremo il possibile per garantire alla città i suoi concerti ogni anno, pur con l'attenzione che ogni evento si svolga col minimo disagio possibile. Anche perché, lo ribadisco, la musica non è rumore». Infine, un'anticipazione: «L'anno prossimo si celebrerà il ventennale del festival Latinoamericando. Abbiamo in cantiere un'iniziativa con i più grandi artisti latinoamericani e vorremmo l'evento clou al Meazza, anche se il festival resterà ospite del Forum di Assago».


Dopo aver perso il Boss, dopo essersi sputtanati con Madonna,
Milano si gioca a dadi anche me...

"IL BENE PIU' PREZIOSO SFUGGE ALL'UOMO CHE NON GUARDA AVANTI MAI"
canta Tiziano Ferro intanto.
E Milano pare si sia seduta sugli allori delle passate glorie e dei meriti datati...

Guardare avanti per me significa sapersi scordare dei danni subiti
(cme dei miracoli ricevuti o delle meraviglie create)

guardare avanti assomiglia molto a costruire
(ma è meno eroico ad un primo sguardo)

non è soltanto fantasticare cose che non ci sono
è un pò più come realizzarle (per esempio...)

ci vuole tempo, una resistenza bestiale
tanta pazienza e riflettori spenti su tutta la fatica che c'è dietro...

bisogna saperlo fare in maniera organica, lasciando che i muscoli si
allunghino e si fortifichino per raggiungere la meta senza lasciare indietro
la mente, gli affetti, le debolezze dello spirito

poca pubblicità,è sbagliato pubblicizzare lo sforzo,
toglie energie e spegne gli entusiasmi

un sacco di contegno e soprattutto volontà,
quella con cui non ti puoi far bello con gli amici, se non dopo.
(eheh perchè piacioni ci siamo un pò tutti...)

Ecco, alla fine guardare avanti - se hai davvero intenzione di andarci avanti -
suona un pò così...
...ed io questo lo so fare.
Lo so fare bene.
Fino in fondo.
Secondo le regole.

Per gli applausi ho tutto il tempo e Milano intanto - una sposa promessa di molti, a quanto pare - sembra offrire un soggiorno possibile. (e instabile, ma possibile...)

Staremo a vedere - Milano - se è a te che devo arrivare,
la mia meta non è un dove ma un cosa e tu,
ultimamente,
perdi punti a vista d'occhio.

Intanto ne parlo con il Boss e Madonna, vediamo che mi consigliano loro.

Nessun commento:

Posta un commento

articoli correlati

in ordine di apparizione...