12 lug 2009

NOTIZIA ESTIVA

Picasso, Donna allo specchio


Il look costa 16 minuti al giorno




E oggi che cosa mi metto? Una domanda non da poco e un assillo notevole, visto che quello che indossiamo al mattino, dalle scarpe agli orecchini, ci deve accompagnare per tutta la giornata in mille situazioni diverse, magari in giornate con clima bizzarro, prima caldo, poi freddo, tra una riunione in ufficio, una coda in auto e un aperitivo con gli amici. Tante esigenze diverse, da valutare e soppesare con cura, alla ricerca degli abiti e degli accessori più adatti. Difficile decidere in due minuti. C'è chi si è preso la briga, cronometro alla mano, di analizzare i nostri momenti davanti al guardaroba: la conclusione è che, in media, si impiegano sedici minuti al giorno nella scelta di che cosa indossare. Lo sanno bene anche gli uomini, costretti ad attese infinite, mentre lei decide che cosa indossare per andare finalmente a cena o al cinema.
Lo afferma un sondaggio realizzato dal brand d’abbigliamento Matalan su un campione di 2.491 donne di età compresa tra i sedici e i sessanta anni. Una portavoce di Matalan dichiara, commentando i risultati del sondaggio: "E’ una questione importante per le donne: uscire di casa con un vestito in cui ci si sente a proprio agio è fondamentale e influisce su come ci percepiamo durante tutta la giornata e sull’immagine che abbiamo di noi stesse".

Sommando, giorno dopo giorno i minuti spesi in questo compito, risulta che nell'arco di una vita, una donna passa oltre nove mesi a interrogarsi davanti alle ante dell'armadio o allo specchio. Senza parlare dei ripensamenti in ascensore, o della scoperta quando si è arrivati in fondo alle scale, che fuori piove e che i sandali che abbiamo ai piedi, sono decisamente inadatti. Fatto che ci costringe a tornare in casa e ricominciare da capo. I sedici minuti quotidiani sono ovviamente frutto di una media: sembra che la scelta sia leggermente più facile nei giorni festivi, con un risparmio di circa due minuti, ma se c'è un'uscita in programma per il pomeriggio o la sera il rito si allunga a venti minuti. Durante le vacanze, invece, la scelta è fulminea: bastano appena 10 minuti, anche se la preparazione della valigia è costata cinquantadue minuti complessivi e ha di fatto circoscritto molto i margini di scelta successiva. Natale, invece, è un momento davvero critico: servono ben trentasei minuti e alla fine la scelta cade sempre su un abito rosso.


Definizione di "notizia estiva":

sottocategoria di notizia appartenente alla famiglia dell'informazione "da sala d'attesa del parrucchiere" reperibile principalmente nei periodi estivi o di festività (vedi Natale)



Requisiti richiesti:

categoricamente non seria
necessariamente di costume o pettegola
riassumibile in otto parole, max dieci
accessibile per il 100% della popolazione "da spiaggia" (o da " Film di Vanzina", nel caso natalizio)


nessuna specifica richiesta in fatto di "novità" o di "originalità" dei contenuti (contenuti? chi ha detto questa orribile parola?!)


RISULTATO:
L' atroce sequela di luoghi comuni ripetuti con cadenza regolare ogni anno e qui sotto riportati:
i regali più gettonati (d'inverno)
le diete migliori e fitness (in primavera)
topless e vacanze (d'estate)
la vita nei reality della stagione programmati nei palinsesti tv (d'autunno)




differenza uomo/donna (tutto l'anno)


es. la donna non sa guidare, l'uomo non sa niente di preliminari, la donna non cucina più, gli uomini trombano peggio e meno, le donne tradiscono di più (su queste ultime due effettivamente ci sarebbe quasi da ragionare...)


Questa domenica come ogni domenica cerco una notizia "estiva" con cui omaggiare un popolo di ascoltatori che riterrei meno lobotomizzati di quanto non vogliano farmi credere quelli che mi chiedono di scegliere con cura pescando rigorosamente nell'immondizia il prossimo argomento di puntata.


Io al gioco ci sto...lo conosco e ci sto!


Ma fuori dai denti....
Cazzo sarebbe la storia delle donne davanti allo specchio? !!!!


ANCORA?!?!!!!!

NON CAMBIERA' MAI NIENTE,


MAI!!!!


Siamo nel 2009, dai....





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