30 set 2008

un buon motivo per non diventare mai anoressici, famosi e stronzi: kate moss

ecco, una domenica mattina delle ultime che passo on air.
uno si sveglia felice e va a lavoro felice.
poi mentre cerca notizie da dare in diretta si imbatte in questo capolavoro di stronzaggine ed è difficile mantenere l'autocontrollo necessario.
La scritta in alto dice "chi ha bisogno di sangue quando hai un rossetto?" ed è autografata Pete Doherty,
l'autoritratto è di Kate Moss.
Ed io constato ancora una volta i devastanti danni subiti da un cervello, sospetto già non particolarmente dotato, sotto i colpi dello stressato fisico anoressico, della ricchezza estrema e della continua esposizione ai flash dei fotografi.
Pietà per questa idiota drogata non abbastanza da iniettarsi il giusto per andare a fare un viaggio nel mondo dove davvero il sangue ti serve meno del rossetto,
e dove anche il rossetto a voler essere precisi non è che proprio ti risolva la situazione...



Scheda Kate Moss da nonciclopedia.wikia.com
Kate, al secolo Katherine Ann Moss, nacque da un manichino e un sacco di farina di manioca. Dopo aver passato un'infanzia difficile a causa dei suoi (pessimi) risultati scolastici, fu scoperta da un'agenzia di modelle londinese che vide in lei la faccia degli anni '90. Dopo una carriera passata relativamente nell'ombra divenne famosissima nel 2005 quando fu scoperta mentre sniffava via le strisce di una zebra. il suo agente la spedì di corsa a in America a disintossicarsi in una clinica privata, dalla quale uscì tre mesi dopo completamente libera dalla droga. E grazie a questo scandalo la sua popolarità ebbe un aumento del 90%. Famosi marchi di moda e non la scritturarono per pubblicità, foto, apparizioni... E così Kate, con una mossa che potremmo definire di naso, riuscì a non dover più lavorare e a guadagnare comunque una barca di soldi. Nel 2007 Kate ha finalmente lasciato il Puzzone, e si trova ad avere un piccolo impero modifero che comprende un profumo, una linea di abbigliamento, millemila ingaggi di moda, un uovo fabergè pieno di cipria che nessuno le apre negli aeroporti.

La modella dell'imperfezione
Per tutti coloro che pensano che la bellezza sia fondata sulla sezione aurea, fottetevi!
Kate insegna che la bellezza è un fatto di difetti. Analizziamoli uno ad uno:
Occhi: posti a grande distanza tra loro. Alcuni pensano siano indipendenti. L'occhio sinistro guarda te, quello destro guarda il tuo vicino
Naso: come tutti gli abusatori di Manioca, le sue narici hanno bisogno di un restyling continuo chirurgico in quanto questa candida polvere ha il potere di corrodere le mucose.
Bocca/Denti: Kate è fornita di una minuscola bocca da cui fuoriescono due zanne incisivi, distanziati come gli occhi.
Capelli: un tempo erano color ratto, poi le venne imposto il biondo celtico.Oggi, alla veneranda età di 33 anni i capelli sono bianchi ancora biondi. Nessuno ha mai capito perché, ma i capelli di Kate da lontano hanno l'aspetto del Mocio Vileda.
Tette: no.
Posteriore: nimmanco
Fianchi: ho detto di noo
Altezza: contrariamente al resto delle modelle, Kate non è alta 2,00m ma solo 1,70. A chi si chiede il perché di questa anomalia suggeriamo di rileggere come si intitola questo paragrafo.

Il Rapporto Con La Stampa
Prima della sua relazione sentimentale col puzzone Kate aveva avuto la bontà di non rivolgersi a quelle fastidiose zanzare anofele conosciute col nome di Giornalisti.
Ma dato che le cattive abitudini sono le più facili da prendere ora essa si esibisce in incredibili dichiarazioni tra le quali si annoverano:
Non mi sono mai drogata
Io non mi drogo
Io non mi drogo più
Boh, avete ragione, c'ho in corpo mezza Colombia e Pablo Escobar ha il mio numero di telefono

Fidanzati
È risaputo che la bella Kate si sia passata mezza Hollywood e i frontman di una considerevole quantità di band indie emergenti, ma la sua relazione più famosa rimane quella con il più celebre rocker-fattone del momento: Pete Doherty. Dopo una lunga e burrascosa storia pare che i due si siano detti addio, nonostante entrambi continuino a fare del vittimismo e lascino intendere che presto si riuniranno come le boy bands degli anni Novanta.

Rapporto Con La Cocaina
Ottimo.

Curiosità
-Kate è stata bidonata da Alex Turner con la scusa più vecchia del mondo, per cui il frontman delle Scimmie Artiche merita un applauso: "Scusa, mia mamma non vuole".

-Kate ha lanciato (letteralmente) il suo nuovo profumo che, vista la mancanza assoluta di fantasia, porta il nome della sua creatrice.

-Kate ha collaborato con il marchio Top Shop per (far) creare (dagli altri) una sua(!) linea, indossabile solo da ragazze la cui massa corporea non superi i 3,5 kg. Come testimonial per la linea ha scelto una cara amica top model: Irina Lazareanu.

-Irina Lazareanu, ripagando la cara amica della gentilezza, fino a pochi giorni fa se la faceva con il suo ex-ragazzo, Pit Doerti.

-Kate è la droga preferita dalla cocaina.

-Kate è il maggior terrore di Gwyneth Paltrow, la quale teme che la celebre modella le violenti il marito Chris Martin.
-Sembra che la Nintendo abbia preso ispirazione da lei per la creazione della saga di videogiochi conosciuta come Paper Mario.

-Una volta Kate cadde nella cannuccia che usava per assumere Coca-Cola®.

27 set 2008

i tuoi fiori



a distanza di mesi...
quanto tempo ....
fiori per me...
quanto tempo ancora...

silencio




due occhi in mente, i suoi
parole in mente, di un'altra bocca
e il corpo i profumi il silenzio altrove ancora...

la fedeltà è un limite di pochi
l'infedeltà la leggerezza di molti
la soglia nel mezzo un mio segreto
io solo ne intravedo i tratti i confini i contorni ed il sublime

la mia nottata....



avevi ragione,
certe parole mettono solo in difficoltà
avevo ragione
certe parole hanno ancora un senso

questa notte non c'è letto per me

26 set 2008

Home sweet home....


Pescara


Da Nonciclopedia, l'enciclopedia libera su cauzione


Motto
"Auà quìss!"


Posizione geografica
In quella ramificazione della rientranza del Mar Mediterraneo che inonderà Piazza Salotto


Anno di fondazione
Un giorno di pioggia da Andrea e Giuliano


Abitanti
Chi più ne ha più ne metta


Etnia principale
Zingari[citazione necessaria] di mare (unico esempio al mondo), Pesciaroli


Lingua
Dilucadannunziogrossese


Sistema di governo
Impero dell'Area Metropolitana


Moneta
Cozze e vongole ( 1 Cz = 10 Vg)


Attività principale
Cercare parcheggio


“Pescara sta a Riminicome Solange sta alla patatina”
- Rocco Siffred dopo aver visto Pescara e la Patatina.
“Quant'è bell' la Pescar' / te lu fium' e te lu mar' / li niguzije e le puteche / e lu cazz' che t' freche.”
- Antica filastrocca popolare
“Noi da Napoli a Milano, voi da Tollo a Celano!!!”
- Tifosi del Pescara ai chietini.
Pescara (IPA: /pe'ʃkar/) vorrebbe essere il capoluogo nell'Abruzzo... ma non può!

1 Geografia
2 Storia
3 Economia
4 Strade
5 Personaggi Famosi
6 Rivalità


Geografia
A nord confina con Montesilvano, a est con Hvar, a sud confina con l'Agippone e a ovest non confina.

Storia
Pescara nasce... ehm sì... nasce in un periodo qua e là tra il 3000 AC e il 2010 DC. Nasce però divisa in 2 da un fiume; la parte nord aveva il nome di "Castellamare Adriatico", mentre la parte sud acquisiva il nome di "Portanuova". La parte sud, che è la più fregna, decide comunque di prendersi il nome di Pescara come la parte nord, ma di mantenere il suffisso "Portanuova" per non confondere il proprio cervello.
Un giorno nacque un tal Gabriele Rapagnetta (alias Gabriele d'Annunzio) che creò Pescara Vecchia, ove mandrie di giovani effettuano dalle 10 alle 30 vasche ogni sabato sera e dove ci sono 180 locali, tutti uguali. Poi d'Annunzio si annoiò molto e dopo esser passato all'Arca, per una tazza, emigrò sul Lago di Garda.
Negli anni a venire i pescaresi, insieme agli Apache, conquistarono l'intero Abruzzo; tuttavia al giorno d'oggi le uniche colonie rimasta nel loro dominio sono Montesilvano e Spoltore. Silvi se la giocarono a carte con i Teramani, mentre Francavilla era troppo lontana e la regalarono a Natale ai Chietini; L'Aquila si prese Sulmona, ma non Bussi e Popoli che servivano a Pescara per costruire una nuova area 51.

Economia
Le attività prevalenti della città, tra le altre, sono: la pesca, la prostituzione (da cui il nome Pescara), la pesca, le cornetterie, la pesca e soprattutto la ristorazione nei locali di Corso Manthoné, che costituiscono la principale voce nel PIL pescarese (dopo la pesca); molto praticata inoltre la caccia al pesce.
In tempi passati Pescara era la capitale delle statuette artigianali di cerume, finché non passarono di moda negli anni '60, soppiantate dalle sculture con kleenex usati. Le 50mila tonnellate di cerume inutilizzate vennero smaltite scaricandole nelle fogne, che da allora rimasero ostruite irrimediabilmente, causando allagamenti alla minima precipitazione piovosa.

Strade
È usanza degli automobilisti pescaresi suonare il clacson appena scatta il verde, in segno di giubilo per salutare l'avvenimento.
La viabilità cittadina è facilitata dalle corsie per gli autobus, create appositamente per gli automobilisti (in particolare quelli più intelligenti degli altri).
Pescara, ad oggi, detiene il record (dichiarato da Barbara D'Urso) di maggior numero di rotatorie create. È in progettazione anche una rotonda sul mare, di fronte all'imbocco del porto.
Notevole la posizione in classifica per numero di parcheggi per portatori di handicap. Supera di gran lunga il numero di parcheggi disponibili.

Personaggi Famosi
Pescara ha dato i natali, tra gli altri, a Jarno Trulli, Danilo Di Luca, Gabriele d'Annunzio, Ennio Flaiano e al signore con il fischietto a Piazza Salotto. Inoltre ha dato le pasque a Fabio Grosso, nato a Chieti.

Rivalità
Grazie alla proverbiale simpatia e cordialità degli abitanti, le località in cui si manifesta un astio storico verso Pescara sono ben poche, soltanto
Chieti
L'Aquila
Teramo
Spoltore
Silvi
San Benedetto del Tronto
Popoli
Falconara
Francavilla
Spalato
Giulianova
Ancona
Ortona
Foggia
Kuala Lumpur
Montesilvano
Manoppello
Pescara (rivalità tra riva nord, riva sud, colli e scogliere)

24 set 2008

Un canto...



Allora andiamo, tu ed io,
Quando la sera si stende contro il cielo
Come un paziente eterizzato disteso su una tavola;
Andiamo, per certe strade semideserte,
Mormoranti ricoveri
Di notti senza riposo in alberghi di passo a poco prezzo
E ristoranti pieni di segatura e gusci d'ostriche;
Strade che si succedono come un tedioso argomento
Con l'insidioso proposito
Di condurti a domande che opprimono...
Oh, non chiedere « Cosa? »
Andiamo a fare la nostra visita.

Nella stanza le donne vanno e vengono
Parlando di Michelangelo.

La nebbia gialla che strofina la schiena contro i vetri,
Il fumo giallo che strofina il suo muso contro i vetri
Lambì con la sua lingua gli angoli della sera,
Indugiò sulle pozze stagnanti negli scoli,
Lasciò che gli cadesse sulla schiena la fuliggine che cade dai camini,
Scivolò sul terrazzo, spiccò un balzo improvviso,
E vedendo che era una soffice sera d'ottobre
S'arricciolò attorno alla casa, e si assopì.

E di sicuro ci sarà tempo
Per il fumo giallo che scivola lungo la strada
Strofinando la schiena contro i vetri;
Ci sarà tempo, ci sarà tempo
Per prepararti una faccia per incontrare le facce che incontri;
Ci sarà tempo per uccidere e creare,
E tempo per tutte le opere e i giorni delle mani
Che sollevano e lasciano cadere una domanda sul tuo piatto;
Tempo per te e tempo per me,
E tempo anche per cento indecisioni,
E per cento visioni e revisioni,
Prima di prendere un tè col pane abbrustolito

Nella stanza le donne vanno e vengono
Parlando di Michelangelo.

E di sicuro ci sarà tempo
Di chiedere, « Posso osare? » e, « Posso osare? »
Tempo di volgere il capo e scendere la scala,
Con una zona calva in mezzo ai miei capelli -
(Diranno: « Come diventano radi i suoi capelli! »)
Con il mio abito per la mattina, con il colletto solido che arriva fino al mento,
Con la cravatta ricca e modesta, ma asseríta da un semplice spillo -
(Diranno: « Come gli son diventate sottili le gambe e le braccia! »)
Oserò
Turbare l'universo?
In un attimo solo c'è tempo
Per decisioni e revisioni che un attimo solo invertirà

Perché già tutte le ho conosciute, conosciute tutte: -
Ho conosciuto le sere, le mattine, i pomeriggi,
Ho misurato la mia vita con cucchiaini da caffè;
Conosco le voci che muoiono con un morente declino
Sotto la musica giunta da una stanza più lontana.
Così, come potrei rischiare?
E ho conosciuto tutti gli occhi, conosciuti tutti -
Gli occhi che ti fissano in una frase formulata,
E quando sono formulato, appuntato a uno spillo,
Quando sono trafitto da uno spillo e mi dibatto sul muro
Come potrei allora cominciare
A sputar fuori tutti i mozziconi dei miei giorni e delle mie abitudini? .
Come potrei rischiare?
E ho già conosciuto le braccia, conosciute tutte -
Le braccia ingioiellate e bianche e nude
(Ma alla luce di una lampada avvilite da una leggera peluria bruna!)
E' il profumo che viene da un vestito
Che mi fa divagare a questo modo?
Braccia appoggiate a un tavolo, o avvolte in uno scialle.
Potrei rischiare, allora?-
Come potrei cominciare?

. . . . . . . . . . . .

Direi, ho camminato al crepuscolo per strade strette
Ed ho osservato il fumo che sale dalle pipe
D'uomini solitari in maniche di camicia affacciati alle finestre?...

Avrei potuto essere un paio di ruvidi artigli
Che corrono sul fondo di mari silenziosi

. . . . . . . . . . . . .

E il pomeriggio, la sera, dorme così tranquillamente!
Lisciata da lunghe dita,
Addormentata... stanca... o gioca a fare la malata,
Sdraiata sul pavimento, qui fra te e me.
Potrei, dopo il tè e le paste e, i gelati,
Aver la forza di forzare il momento alla sua crisi?
Ma sebbene abbia pianto e digiunato, pianto e pregato,
Sebbene abbia visto il mio capo (che comincia un po' a perdere i capelli)
Portato su un vassoio,
lo non sono un profeta - e non ha molta importanza;
Ho visto vacillare il momento della mia grandezza,
E ho visto l'eterno Lacchè reggere il mio soprabito ghignando,
E a farla breve, ne ho avuto paura.

E ne sarebbe valsa la pena, dopo tutto,
Dopo le tazze, la marmellata e il tè,
E fra la porcellana e qualche chiacchiera
Fra te e me, ne sarebbe valsa la pena
D'affrontare il problema sorridendo,
Di comprimere tutto l'universo in una palla
E di farlo rotolare verso una domanda che opprime,
Di dire: « lo sono Lazzaro, vengo dal regno dei morti,
Torno per dirvi tutto, vi dirò tutto » -
Se una, mettendole un cuscino accanto al capo,
Dicesse: « Non è per niente questo che volevo dire.
Non è questo, per niente. »
E ne sarebbe valsa la pena, dopo tutto,
Ne sarebbe valsa la pena,
Dopo i tramonti e i cortili e le strade spruzzate di pioggia,
Dopo i romanzi, dopo le tazze da tè, dopo le gonne strascicate sul pavimento
E questo, e tante altre cose? -
E' impossibile dire ciò che intendo!
Ma come se una lanterna magica proiettasse il disegno dei nervi su uno schermo:
Ne sarebbe valsa la pena
Se una, accomodandosi un cuscino o togliendosi uno scialle,
E volgendosi verso la finestra, dicesse:
« Non è per niente questo,
Non è per niente questo che volevo dire. »

. . . . . . . . . . .

No! lo non sono il Principe Amleto, né ero destinato ad esserlo;
Io sono un cortigiano, sono uno
Utile forse a ingrossare un corteo, a dar l'avvio a una scena o due,
Ad avvisare il principe; uno strumento facile, di certo,
Deferente, felice di mostrarsi utile,
Prudente, cauto, meticoloso;
Pieno di nobili sentenze, ma un po' ottuso;
Talvolta, in verità, quasi ridicolo -
E quasi, a volte, il Buffone.

Divento vecchio... divento vecchio...
Porterò i pantaloni arrotolati in fondo.

Dividerò i miei capelli sulla nuca? Avrò il coraggio di mangiare una pesca?
Porterò pantaloni di flanella bianca, e camminerò sulla spiaggia.
Ho udito le sirene cantare l'una all'altra.

Non credo che canteranno per me.

Le ho viste al largo cavalcare l'onde
Pettinare la candida chioma dell'onde risospinte:
Quando il vento rigonfia l'acqua bianca e nera.

Ci siamo troppo attardati nelle camere del mare
Con le figlie del mare incoronate d'alghe rosse e brune
Finché le voci umane ci svegliano, e anneghiamo

O, Fortuna

7 set 2008

mission impossible

comprendere queste giornate
ho ancora una possibilità, dicono.
io dico che ne ho molte di più
chi vivrà vedrà....

falsi allarmi

4 set 2008

il volo


ebbene...giusto ieri mi hanno comunicato che da lunedì non sarò più on air.

ebbene...sono pronta.

ebbene...quante novità.

ebbene... che vita!



3 set 2008

Proverbi dell'inferno



di William Blake

- Nel tempo della semina impara,in quello del raccolto insegna,d'inverno godi
- Guida il tuo carro e il tuo aratro sulle ossa dei morti
- La strada dell'eccesso conduce al palazzo della saggezza
- La Prudenza è una vecchia zitella ricca e brutta corteggiata dall'Impotenza
- Colui che desidera ma non agisce nutre la pestilenza
- Il verme tagliato perdona l'aratro
- Immergi nel fiume colui che ama l'acqua
- Lo stolto non vede lo stesso albero che vede il saggio
- Colui il cui viso non emana luce non sarà mai una stella
- L'Eternità è innamorata dei prodotti del tempo
- L'ape indaffarata non ha tempo per dolersi
- Le ore della follia sono misurate dall'orologio;ma quelle della saggezza nessun orologio le può misurare
- Il cibo salutare lo si prende senza rete o senza trappola
- Occupati di conti,di pesi e misure,solo in un anno di carestia
- Nessun uccello si leva troppo in alto,se sale con le proprie ali
- Il cadavere non vendica le offese
- L'atto più sublime è porre un altro sopra di te
- Se lo stolto persistesse nella sua stoltezza diventerebbe saggio
- La stoltezza è il mantello della malizia
- La Vergogna è il mantello dell'Orgoglio
- Le prigioni sono costruite con le pietre della Legge,i bordelli con i mattoni della Religione
- L'Orgoglio del pavone è la gloria di Dio
- La lussuria del caprone è la magnificenza di Dio
- la furia del leone è la saggezza di Dio
- La nudità della donna è l'opera di Dio
- L'eccesso di dolore ride. L'eccesso di gioia piange
- La volpe biasima la trappola,non se stessa
- Le gioie impregnano. I dolori partoriscono
- L'uomo indossi la pelle del leone,la donna il vello della pecora
- All'uccello un nido,al ragno una tela,all'uomo amicizia
- Ciò che oggi è provato fu una volta soltanto immaginato
- Il topo,il sorcio,la volpe,il coniglio,mirano alle radici;il leone,la tigre,il cavallo,l'elefante,mirano ai frutti
- La cisterna contiene;la fonte trabocca
- Un pensiero colma l'immensità
- Sii sempre pronto a dire ciò che pensi,e l'uomo meschino ti eviterà
- Qualsiasi cosa possa essere creduta,è un'immagine della verità
- L'aquila non perse mai tanto tempo come quando si sottomise all'insegnamento del corvo
- La volpe provvede a se stessa; ma Dio provvede al leone
- Pensa al mattino.Agisci al pomeriggio.La sera mangia.Dormi la notte
- Colui che ti ha permesso di ingannarlo ti conosce
- Come l'aratro segue le parole,così dio esaudisce le preghiere
- Le tigri dell'ira sono più sagge dei cavalli dell'istruzione
- Dall'acqua stagnante aspettati veleno
- Non saprai mai cosa sia abbastanza,se non saprai che cos'è più che abbastanza
- Ascolta il rimprovero dello stolto!è un titolo regale!
- Gli occhi del fuoco,le narici dell'aria,la bocca dell'acqua,la barba della terra
- Il debole nel coraggio è forte nell'astuzia
- Il melo non chiede mai al faggio come crescere; ne il leone al cavallo come afferrare la preda
- Colui che riceve con gratitudine produce un raccolto abbondante
- Se altri non fossero stati stolti,lo saremo noi
- L'anima della dolce delizia non può essere insozzata
- Quando vedi un'aquila vedi una porzione di Genio;alza la testa!
- Creare un piccolo fiore è fatica di secoli
- La dannazione costringe.La benedizione rilassa.
- il miglior vino è il più vecchio,l'acqua migliore la più nuova
- Le preghiere non arano!Le lodi non fanno raccolto!
- Le gioie non ridono!I dolori non piangono!
- La testa Sublime,il cuore Pathos,i genitali Bellezza,le mani e i piedi Proporzione
- Come l'aria a un uccello o il mare a un pesce,così il disprezzo allo spregevole
- Il corvo vorrebbe che ogni cosa fosse nera,il gufo che ogni cosa fosse bianca
- Esuberanza è Bellezza
- Se il leone fosse consigliato dalla volpe sarebbe astuto
- Il progresso rende le vie dritte;ma le vie tortuose senza progresso sono le vie del Genio
- Meglio assassinare un bambino nella culla che nutrire desideri inattuati
- Dove l'uomo non esiste la natura è sterile
- La verità non può mai essere detta in modo da essere compresa e non creduta.
- Abbastanza! o Troppo!
- Come il bruco sceglie le foglie più belle per deporvi le uova,così il prete depone la sua maledizione sulle gioie più belle
- Lo stolto egoista e sorridente e lo stolto incupito e accigliato saranno entrambi ritenuti saggi,affinchè possano essere una sferza
- Il ruggito dei leoni,l'ululato dei lupi,l'infuriare del mare in tempesta e la spada distruttrice sono porzioni d'eternità troppo vaste per l'occhio umano

in ordine di apparizione...