29 apr 2008

L.A. Confidential


Grande recupero di film non esattamente di primo pelo!

Dopo essermi sparata l'ormai revisionato TITUS ed averlo affidato al vostro giudizio ho pensato di recuperare un pò di film, come dire, "vecchi".
Eh sì, poichè una pellicola del 1997 è di fatto ormai un film in qualche modo antico e poichè nello specifico è un vero capolavoro sono felicissima di parlare con voi di L.A.Confidential.
Film che è valso, inspiegabilmente - penso io - visto che lei è molto femme fatale di suo, l'oscar a Kim Basinger ma soprattutto film in cui per la prima volta io - che mi vanto d'essere esperta in gialli e thriller - non mi sono potuta permettere il lusso di distrarmi nemmeno per un istante.
Perchè è una storia complessa più che irrisolvibile, a più livelli e a più strati, considerando che i protagonisti sono molti e sono tutti perfette prime donne.
Il non ancora gladiatore Massimo Decimo Meridio Russel Crowe, il già da due anni Keiser Soze  Kevin Spacey e la bellissima da sempre Kim Basinger, la già Felicia Jollygoodfellow  Guy Pearce e il sempre perfetto Danny De Vito sono effettivamente così ben spesi per tutta la durata del film che pensare al "capolavoro" viene spontaneo.
Di solito quando si consiglia un film si aggiunge sempre..."se ti piace il genere..." ecco!
io in questo caso la metto giù un pò più pesante e dico...
"se non vi piace il genere ma siete persone curiose forse dovreste cominciare proprio da qui"
perchè gli appassionati lo avranno già tra i film preferiti da un pezzo e , al limite, dovrei esser io  - colpevole di un ritardo così vergognoso - a prendere consigli da loro.
Sono in recupero colonne sonore poichè ero così presa dalla trama da aver quasi dimenticato la confezione musicale.
Ad ogni modo presto saprò dirvi...stiamo architettando una sezione "musica da film" semplicemente fantasmagorica.
gioia a voi!

Generalità...

 L.A. Confidential 
USA, 1996 Regia: Curtis Hanson 
Sceneggiatura: Brian Elgeland, Curtis Hanson  
Interpreti: Kevin Spacey, Guy Pierce, Russell Crowe, James Cromwell, Kim Basinger, David Strathairn, Danny DeVito,  
Durata: 2h. 16'

28 apr 2008

Titus




"e' un film che non vale una lira"

"una regia ridicola"

"se non c'era anthony Hopkins era una vera cagata"


...questi alcuni dei delicati commenti che ho raccolto sul film da una critica non selezionata o blasonata nelle molte riviste e nei numerosi siti di cinema.

Una giuria incredibilmente tosta composta da amici e conoscenti...insomma quello che ogni film tenta di conquistare: il pubblico!


Ora, io mi rendo conto di rischiare il sospetto di fare il "bastian contrario" per vocazione ma, vedete, a me il Titus di Julie Taymur è piaciuto da morire.

Il film è la messa in pellicola della prima tragedia di shakespeare (William! Sì, quello di Otello, Romeo e Giulietta e Amleto...) che incredibilmente nella storia in questione , il Tito Andronico, non da il meglio di sè a mio parere....

La sparo grossa davvero?Io la dico ma poi non reagite come se avessi bestemmiato...ok , io la sparo!


Il film è meglio del libro!



Oddio!!!?!?! L'ho detto!!!! O miodddio ho detto che un film è meglio di Shakespeare ahhhhhhhhhhhhhh

mi merito di non diventare mai un'attrice famosa (ma nemmeno 'na velina o una protagonista di grande fratello dopo sta cosa),

mi merito di bruciare nelle fiamme dell'inferno,

mi merito la scomunica da parte di tutti i miei fedeli lettori (ne ho???mah...)

mi merito gli insulti di chiunque legga questo post...

Ma che volete?! Rischiare i pomodori talvolta è bello e sano se serve di fatto a manifestare un pensiero impopolare ma profondamente vero per me....


Dunque, il Tito Andronico è un testo a mio parere troppo frettoloso e carico di eventi.

La storia è violentissima, ai confini del pulp ma, soprattutto, non si intercetta nemmeno un alito della raffinata maestria del più grande architetto di intrighi e nodi drammaturgici, l'adorato william shakespeare.


Come a dire "se il vostro primo romanzo è una cagata non abbandonate ....un domani potreste farcela anche voi!...e alla grande!"


La storia del Tito Andronico è di fatto entrata di diritto nella mia top ten delle storie trash da raccontare in situazioni noiose....perchè è davvero trash ed è davvero assurda da dire!


Mi verrebbe da pensare che il buon William stesso si fosse chiesto ad un certo punto della scrittura se era il caso forse di smetterla con l'LSD e se il pubblico o chiunque si sarebbe mai bevuto una storia simile!

No perchè è davvero incredibile....anche se ha delle perle ed effettivamente pensandoci bene ti verrebbe da dire , leggendo il Tito, che il ragazzo - l'autore - ha stoffa, promette bene...ma deve allenarsi un pò!

EHEHEH

La vera ironia che tutto quello che di bello intercetto nel Tito scomparirà nella produzione successiva ...ad esempio Tamora, regina dei goti, sanguinario genio di perfidia è di fatto l'unica femmina assolutamente corrosa dalla libidine della produzione di shakespeare...una specie di Clitennestra perfezionata...perchè lei, Tamora, anticipando di anni e anni la dolce e sfigata Desdemona, ha scelto per amante un moro, Aronne, a cui per altro sono affidati i più bei monologhi dell'opera.... Ma non divaghiamo!


Il film dicevo tende alla perfezione e rende veridicità a questa storia che sulla carta ti lascia perplessa laddove non ti spinge al riso convulso per via dell'assurda sequela di morti squartati, minacce, voltafaccia, stupri, cannibalismo e sgozzamenti.
Sarei sinceramente curiosa di vedere un Quentin Tarantino a capo dell' impresa "TITanica" (nel senso di Tito, appunto!) ...Ad ogni modo...
Il film ha un tiro musicale, in alcuni momenti è talmente tanto volutamente eccessivo da risultare geniale...l'inizio del film, rumorosa sequenza a metà tra un videoclip per una band heavy metal ed un cartone animato esageratissimo, racconta bene quel che del film non si vedrà ma che nel testo si avverte quasi fisicamente: l'eccesso, la barbarie, le macchine da guerra.
Forse per la prima volta ho avuto la sensazione che qualcuno avesse restituito alla guerra un impatto acustico fondamentale, quello che viene sempre raccontato dalle nonne con poca voglia dato che appena citano "le sirene" gli viene già un nodo in gola.
Poi la struttura circolare ed un finale teatrale è ai confini del possibile, per non dire dello spettacolo offerto dalla felice vena autoironica di cui il testo (peccato...) è privo.
Perchè anche la giovane regista deve aver capito che certe cose o le prendeva a ridere o ci si bruciava la carriera...Jessica Lange si conferma una femmina di incredibile sensualità ed Antony Hopkins un cannibale senza pari...
Quel che del film non mi è piaciuto in realtà è in tutto e per tutto quel che del testo non mi è piaciuto...la mancanza di suspence nel finale, una vittima che effettivamente simpatica non è, insomma mi verrebbe da pensare che la pensavamo allo stesso modo io e Julie taymur.
anche se io , ovviamente, non avrei saputo fare un lavoro del genere.

ci tengo, vedetelo e leggete il testo, e poi - davvero ci tengo - ne parliamo un pò...


Titus

Paese:
Italia/USA
Anno:
1999
Durata:
162'

Regia Julie Taymor
Soggetto William Shakespeare
Sceneggiatura Julie Taymor
Anthony Hopkins - Titus Andronicus
Jessica Lange - Tamora
Musiche:Elliot Goldenthal
Scenografia Dante Ferretti



VelocissimissimaMente




Dunque
IO
Ilaria 'Nina Maria Teresa Cappelluti
DICHIARO
che, tolto per le attività da letto,
per me contano SOLO le persone veloci!
Ed è ovviamente , perchè sono troppo vanitosa,
a me stessa in primis che sto facendo un complimentone!!!
No dico...ho registrato circa tre puntate di radio nell'arco di
quarantatre minuti...una lucidità P A Z Z E S C A!
Mi esalto ovviamente perchè non è che mi capita tutti i giorni di essere lucida,
io amo dire di me stessa che sono lucida una volta l'anno!
faccio cose impensabili per chi mi conosce e per me stessa...robe tipo:
rispondere al telefonino, ricordarmi ogni scadenza (bollette, notai, commercialisti, dottori) e lavorare contemporaneamente
per i miei spettacoli(a teatro), i miei studi (in questo periodo linguaggi informatici, blog e siti, libri da leggere) ed il mio adorato ozio e vizio (musica, cinema, amore, amici etc etc)!
insomma una perfetta gestione della mia vita sociale e intima.
mi complimento con chi come me si sente lucido, veloce, pronto a tutto e felice.
dite la verità è una figata????
Per esempio adesso mi rendo conto di aver scritto pochi post sui film che ho visto sto mese..pensavate avessi smesso vero???
bene! corro a scriverne un paio entro un oretta li avrete per voi...la notte è giovane ed io mi sento presente a me stesssa...sì, una vera figata!


vado e torno...

27 apr 2008

sculture d'aria

He deals the cards as a meditation
And those he plays never suspect
He doesn't play for the money he wins
He doesn't play for the respect
He deals the cards to find the answer
The sacred geometry of chance
The hidden law of probable outcome
The numbers lead a dance

I know that the spades are the swords of a soldier
I know that the clubs are weapons of war
I know that diamonds mean money for this art
But that's not the shape of my heart

He may play the jack of diamonds
He may lay the queen of spades
He may conceal a king in his hand
While the memory of it fades

I know that the spades are the swords of a soldier
I know that the clubs are weapons of war
I know that diamonds mean money for this art
But that's not the shape of my heart
That's not the shape, the shape of my heart

And if I told you that I loved you
You'd maybe think there's something wrong
I'm not a man of too many faces
The mask I wear is one
Those who speak know nothing
And find out to their cost
Like those who curse their luck in too many places
And those who fear are lost

I know that the spades are the swords of a soldier
I know that the clubs are weapons of war
I know that diamonds mean money for this art
But that's not the shape of my heart
That's not the shape of my heart

26 apr 2008

sesso, consolazione della miseria!



sesso, consolazione della miseria!
la puttana è una regina, il suo trono
un rudere, la sua terra un pezzo di merdoso prato,
il suo scettro un borsetta di vernice rossa;
abbaia nella notte, sporca e feroce come un'antica madre:
difende il suo possesso e la sua vita.
I magnaccia, attorno a frotte, gonfi e sbattuti, con i loro baffi
brindisini o slavi, sono capi, reggenti: combinano
nel buio, i loro affaridi cento lire,
ammiccando in silenzio, scambiandosi
prole d'ordine: il mondo , escluso, tace
intorno a loro, che sene sono esclusi,
silenziose carogne rapaci.

Ma nei rifiuti del mondo, nasce
un nuovo mondo: nascono leggi nuove
dove non c'è più legge, nasce un nuovo
onore dove onoreèil disonore....
Nascono potenze e nobiltà,
feroci, nei mucchi di tuguri,
dei luoghi sconfinati dove credi
che la città finisca, e dove invece
ricomincia, nemica, ricomincia
per migliaia di volte, con ponti
e labirinti, cantieri e sterri,
dietro mareggiate di grattacieli,
che coprono interi orizzonti.

Nella facilità dell'amore
il miserabilesi sente uomo:
fonda la fiducia nella via, fino
adisprezzarechi ha altra vita.
I figli si gettano nell'avventura
sicuri d'essere in un mondo
che di loro,del loro sesso, ha paura.
La loro pietà è nell'essere spietati,
la loro forza nella leggerezza,
la loro speranza nel non avere speranza.

Pier Paolo Pasolini

25 apr 2008

come si vive

dopo questa mezzanotte...

Maschere


per realizzare traguardi e ambizioni

per superare gli ostacoli e raggiungere uno standard elevato

per far crescere l'autostima mettendo a frutto il mio talento

per superare le resistenze

per avere controllo e influenza sugli altri

per difendermi

per difendere il mio spazio psicologico

per affermare il mio io

per avere attenzioni

per essere guardata e ascoltata

per eccitare, stupire , affascinare, scioccare, incuriosire, divertire, intrattenere o sedurre gli altri

per essere libera dalle restrizioni della società

per fare resistenza alle coercizioni e alle costrizioni

per essere indipendente ed agire seguendo i miei desideri

per sfidare le convenzioni

per evitare il dolore

per cancellare le umiliazioni subite con nuove azioni

per mantenere il rispetto di me stessa

per reprimere la paura

per superare la debolezza

per essere parte di

per risultare attraente ed essere felicemente corrisposta

per conversare in modo amichevole, per raccontare storie, scambiare sensazioni, idee, segreti

per comunicare, conversare

per ridere e fare scherzi

per guadagnarsi l'affetto dell'altro desiderato

per sapere accettare e rimanere fedele all'altro

per godere dei rapporti sessuali con l'altro

per nutrire, aiutare, proteggere, coccolare, consolare, sostenere, curare o guarire

per essere nutrita, aiutata, protetta, coccolata, consolata, sostenuta, curata o guarita

per dare vita ad un piacevole, durevole, solidale reciproco rapporto con l'altro, tuo pari

per essere perdonata

per essere amata

per essere libera


una me che non ho mai conosciuto,
il volto impresso sul rovescio della mia mente.


per favore aprite le tende


...

24 apr 2008

λόγος, λέξη



    Ovvero le parole di cui ho paura....Non è mia abitudine perdermi in chiacchiere sulle cose - per fortuna a conti fatte poche - che io trovo brutte, dolorose o traumatiche (tipica tara da intrattenitrice radiofonica) ma - e perdonatemi se lo faccio a spese di chiunque leggerà questo post - tocca proprio sfogarsi di tanto in tanto. Lo diceva sempre mamma - Non venire da me, piangendo, a dire che ti hanno tirato uno schiaffo. Forse avevano torto, forse ragione. L'unica cosa che so per certo è che eri a portata di mano.- poi aggiungeva - ti voglio bene - e gli stronzi tornavano ad essere un ricordo. La fiducia negli altri restava. E' il mio dono innato, uno stato prezioso da difendere e da dedicare - pensavo e penso - a persone migliori.
    Cresciuta in una famiglia dove amore è talvolta non capire, non conoscere, intuire e amare in silenzio senza troppe analisi del come e del perchè, è inutile negare che la sopravvivenza nel mondo reale mi ha sempre creato diversi problemi.
    Giunti alla fine di questo bellissimo e faticoso aprile, prima di partire per una spero calda toscana segno un promemoria delle parole di cui diffidare e dei perchè ...

  • condivisione, la cerchiamo tutti - soprattuto in amicizia e amore - ma chi ne parla spesso o ne fa un manifesto, di solito, sta solo creando uno spazio in cui svuotare tutte le sue più indegne frustrazioni e inutili logorroiche pippe mentali, con la scusa più o meno dichiarata della estrema sincerità e trasparenza.Il tutto naturalmente a spese tue, ma sono dettagli.

  • percorso, in bocca ad un attore o ad un artista al di sotto dei trentacinque anni ne determina irrimediabilmente il carattere debole, mediocre,privo di fantasia.
  • livello artistico, definizione ridicola e cacofonica tipica di chi non può, per vergogna o finta umiltà, definirsi tale.
  • dinamica di scontro, piccola trappola linguistica che di solito è seguita o accompagnata da una serie di regole del buon confronto, un paio di concetti ridicoli sul "non uso" delle amate parolacce di cui io sono grande fan e da una spruzzatina di buonismo...così, tanto per introdurre le formule standard al punto che segue...
  • tutti i "constato che" "noto che" ad inizio discorso o frase, termini di stampo politico, se usati in amore, vengono utilizzati per impostare in modo apparentemente distaccato un discorso.in pratica è il fumo negli occhi di chi sta per tirarvi un cazzotto in piena faccia. da vigliacco, a mani basse
Forse comincerò a fare largo uso di queste frasi, parole e formule...per dargli un nuovo volto.
Le parole, a differenza dei molti bipedi che mi hanno preso a schiaffi per superbia o paura in passato, meritano nuove opportunità, nuovo sentimento e nuove idee.
Ad ogni modo intanto promuovo mia madre a Visionaria del giorno e la voto come donna migliore del secolo.

23 apr 2008

come si muore

intorno alla mezzanotte...

22 apr 2008

novità del giorno...

....colta fresca fresca sul web...che dire!? mi piace....

21 apr 2008

X - men



Li ho visti tutti questa notte con una faccia simile a questa qui!

X-Men (2000) diretto da Bryan Singer
X-Men 2 (2003) diretto da Bryan Singer
X-Men: Conflitto finale (2006) diretto da Brett Ratner

La pellicola prende ispirazione dall'omonima serie a fumetti edita dalla Marvel Comics, creata nel 1963 dallo scrittore Stan Lee e dal disegnatore Jack Kirby.
Fra gli attori principali, Patrick Stewart nel ruolo dell'idealista Professor Xavier,
Ian McKellen in quello della sua nemesi Magneto ed i due all'epoca poco conosciuti
Hugh Jackman e Halle Berry, nei ruoli rispettivamente di Wolverine e di Tempesta.


Talvolta ho la netta sensazione che tutta la mia preziosa infanzia passata tra arie d'opera e sinfonie, spartiti da suonare e libri e film vecchi, ma proprio vecchi, da collezionare mi abbia in realtà distratto da piccole perle e grandi gioie.
Ad esempio: io i fumetti non li ho mai letti!
Intorno ai sedici anni, alle porte del "rincoglionimento da maschi"(a me è arrivato tardi!) che poi mi avrebbe condotta alla paralisi mentale per circa quattro anni, mi appassionai per un breve periodo a Dylan Dog ma ormai avevo l'età giusta per uscire e truccarmi, per sperimentare diete, baci e strategie da femmina della specie quindi, a malincuore, anche l'affascinante dylan fu accantonato per imparare un pò a vivere!
Sarà per questo che oggi, dopo aver abbondantemente recuperato le letture e lo studio perso negli anni della adolescenza lobotomizzata avverto un fisico, tangibile e reale porcogusto quando mi ritrovo a scoprire con stupore personaggi del mondo dei fumetti,leggendari, incredibili, invincibili, mascherati o mutanti che siano.
Insomma ci vado pazza!
Mi appassionano, mi costringono a vedere qualcosa che altrove non si vede.
La musica lirica ad esempio ti dà la percezione di quanto e cosa può arrivare a fare un essere umano.
Ma, insomma un fumetto o le storie che da esso vengono fuori se ne fregano altamente delle leggi di natura, ci ridono su sul fatto di essere UMANI...perchè in fin dei conti chissenefrega se un uomo non può volare, io gli disegno le ali e ciao! siamo tutti VERAMENTE tre metri sopra il cielo e non ci sono Step, gare di motociclette o Moccia che tengano!
Ed io impazzisco.
No, dico mi son sparata la monografica degli x-men in una notte e mi sono divertita come non mi capitava da SECOLI!
Con tanto di ironie e pensierni del caso....perchè wolvering sarà anche l'eroe incontrastato ma ...insomma pure Tempesta non è una mezza sega!
....e vogliamo parlare di Mistica????
....ed è bello constatare che da Star Wars agli X-Men c'è sempre un "maestro yoda" che ne sa a pacchi e per cui fai il tifo tutto il tempo!
Anche se, va detto, questa è l'unica grande delusione degli x-men....insomma dai ammettiamolo, non so come era nei fumetti, ma 'sto xavier nel film è davvero uno sfigato!
Sta sempre nei guai e pure essendo il più forte di tutti c'ha sempre qualcuno che lo controlla e rischia di fargli ammazzare tutti i mutanti o tutti gli umani....e per fortuna che lui è il maestro!
Dice cose carine certo ma insomma talvolta mi veniva il dubbio che avesse ragione Magneto...
nota di colore: la piccola Anna Paquin, premio oscar di "lezioni di piano", è cresciuta e la si ritrova in questo film come creatura dal dono malefico e triste...tanto che deciderà di farsi curare...poretta è dura non toccare le persone, specie quelle che ami.


Ad ogni modo, dopo la Visionie degli X -Men vorrei fare una richiesta ufficiale:

quando muoio ( ma anche tra qualche anno!) offro il mio corpo per esperimenti di mutazione
e se proprio non vi riesce di farmi diventare tutta BLU come Mistica
io m'accontento pure di un poterino minore tipo quello del teleporta o della tipa molto metallara che c'ha le onde d'urto nelle mani!



ecco questa pianta mutante l'ha fatta la natura che ...detto inter nos....disegna quasi meglio della Marvel....

20 apr 2008

domenica dilaniata....

Presi la bottiglia ed andai in camera mia.
Mi spogliai tenni le mutande ed andai a letto: era un gran casino.
La gente si aggrappa ciecamente a tutto quello che trova : comunismo, macrobiotica, surf, ballo, ipnotismo, terapie di gruppo, orge, ciclismo, erbe aromatiche, cattolicesimo, sollevamento pesi, viaggi, solitudine, dieta vegetariana, India, pittura scrittura, scrittura, scultura, composizione, campeggio, yoga, scopare, gioco d'azzardo, alcool, ozio, gelato di yogurt, Beethoven, Bach, Buddha, Cristo, succo di carota, suicidio, vestiti, aerei, NYC, e poi tutte queste cose sfumano e non resta niente.la gente deve trovare qualcosa da fare mentre aspetta di morire.
Era bello avere una scelta: io l'avevo fatta da un pezzo la mia scelta.
Alzai la bottiglia di vodka e la bevvi liscia.
I russi sapevano il fatto loro.

C. Bukowski

18 apr 2008

Giro di boa!




Special thanks to:











Yurj per il restyling del sito ...


e per quelle tre/quattromila dritte su codici html e altri codicilli appartenenti al misterioso linguaggio informatico ...
lui lo trovate qui:



Efesto per il restyling dello spirito....

"Non vorrei disturbare l'universo.
gradirei, se possibile,
sconfinare in silenzio
col passo lieve dei contrabbandieri
o come quando si deserta una festa.
Arrestare senza stridori
lo stantuffo testardo dei polmoni,
e dire al caro cuore,
mediocre musicista senza ritmo:
- Dopo 2,6 miliardi di battute
sarai pure stanco; dunque, grazie e basta -.
Se possibile, come dicevo;
Se non fosse di quelli che restano,
dell'opera lasciata monca
(ogni vita è monca),
delle pieghe e piaghe del mondo;
se non fosse dei carichi pendenti,
dei debiti pregressi,
dei precedenti inderogabili impegni.

Primo Levi,10 Dicembre 1984

14 apr 2008

Il labirinto del fauno


Versione assolutamente americanizzata del ben più noto "Marcellino pane e vino" questo film è il primo (spero di una lunga serie) Visionato Su Richiesta di questo blog e quindi merita non solo una cura estrema nel trattarlo ma anche e soprattutto un senso di responsablità altra...diversa.


Sarà bene dire una volta per tutte che questo blog non nasce con nessun intento particolare se non quello di:


1. ricordarmi un pò la lingua italiana SCRITTA
2. farmi riassaporare il piacere di parlare/scrivere di quel che mi va senza logiche di mercato o di target, senza freni o censure che non siano direttamente indicate dal mio gusto e dal mio umore
3. portare avanti un lavoro (iniziato circa tre anni fa con una trasmissione radiofonica dal nome "Visioni") di "catalogo" di film visti, con relativi dati, appunti personali e , ben presto tanto per darvi un'anticipazione, note per quanto riguarda le amate colonne sonore.
4. sperimentare infine il tanto decantato mezzo tecnologico e sue relative regole, sistemi, codici e linguaggi.




Me ne strafotto di sembrare anche solo vagamente competente in ambito di "critica" cinematografica ma devo ammettere che la richiesta di un ospite a visionare un film mi lusinga e quindi ho dato l'assoluta precedenza alla pellicola di Guillermo Del Toro.

Tre Premi Oscar nel 2007:
miglior fotografia - Guillermo Navarro
miglior scenografia- Eugenio Caballero e Pilar Revuelta
miglior trucco - David Martí e Montse Ribé

intanto piccola scheda.....

IL LABIRINTO DEL FAUNO

REGIA: Guillermo DEL TORO
PRODUZIONE: Mex/Spa/U.S.A.
DURATA: 114'
INTERPRETI:Ivana Baquero, Sergi López, SCENEGGIATURA: Guillermo Del Toro
MUSICHE: Javier Navarrete
Come dicevo all'inizio, la prima grande somiglianza che questo film si porta nel DNA è con "Marcellino pane e vino"(1955 - di Ladislao Vajda, guarda caso spagnolo anche lui!) film per cui ho pianto credo un paio di mesi quando avevo 10 anni!

Direi che è la sua versione atea, particolare questo che ho molto apprezzato..
Ad ogni modo sono passati degli anni per me (19 per la precisione) e per il cinema (52 a spaccare il capello!).
Così 'sta volta la storia della bambina (pura per legge di natura) che abbandona il mondo (impuro per la stessa spietata legge) nel pieno del trionfo grazie al potere della fantasia, della poesia e della divina bellezza della fede non mi ha fatto piangere.
Sul momento, appena finito il film, mi sono ritrovata a far considerazioni poco poetiche e molto razionali.

Due le cose che mi hanno colpito: il linguaggio e la modernità.
I cazzo, merda , stronzo etc. sono abituata a sentirli nei film d'azione ma non me li aspetto in una favola.
E non mi aspettavo nemmeno una sequenza che molto ricorda "Irreversible"- 2002,Gaspar Noè -(e non parlo del patetico - quanto goduto, visto come recita male - stupro della Bellucci ma di uno scatenato Vincent Cassel con un estintore in mano che distrugge il volto del presunto stupratore!) quindici minuti prima di vedere il più affascinante fauno mai visto sullo schermo (...perchè nella vita invece ne ho visti di migliori,ehehehe!)

C'è qualcosa a mio parere di molto onesto nel film e nelle intenzioni del regista.

E' come sentir parlare qualcuno di politca ed un secondo dopo di chi ha vinto lo scudetto e qualche ora dopo di cosa si mangia e poi magari dove si va a bere una cosa.
Lui è vero, sono io troppo abituata al perbenismo scontato dei film e di come vanno girati per accettare da subito che violenza e favola non sono in contraddizione, che un fantasy può essere anche estremamente reale.
Non potevo commuovermi, ma ho dovuto ammettere a me stessa che se non avevo visto una favola in tutto e per tutto, e non avevo nemmeno visto un film storico fatto a regola d'arte, in realtà avevo ascoltato la voce limpida di qualcuno che vive il mio stesso secolo e che , come me, può permettersi di mescolare, contaminare o semplicemente affrontare più temi e stili all'interno di un unico discorso!!!

Così razionalmente ho potuto fare pace con il Visionato ed ho cominciato ad affrontare la questione sentimentalmente....

Il film mi ha lasciato fredda per tanti motivi: la struttura non classica mi spingeva fuori dalla parte poetica.
Ed il mio spirito, troppo sensibile al fascino della favola, avrebbe voluto la parte reale sempre un pò più fuori dalle palle di quanto poi in realtà fosse ...così, mi sono vista privare della possibilità di piangere per tutta la bellezza della vera protagonista del film, oltre alla bravissima Ivana Boquero, Ofelia nella storia, dodicenne di impressionante bravura e bellezza, e sto parlando della NATURA.
No, perchè uno non sceglie un FAUNO per caso!
Ve li ricordate i fauni sì?!?
In mitologia greca sono associati ai satiri...mezzo umani e mezzo capre, con le corna, grossi beoni ed ottimi musicisti.Suonano il flauto e ...la tromba! I più beceri per una volta si potranno sentire intelligenti poichè era esattamente quello che stavate malignando che intendevo...sì, i fauni hanno una caratteristica fondamentale per cui risultano mooooolto simpatici alle ninfe della mitologia e a tutte le ninfette della realtà...un vistosissimo fallo in erezione quasi perenne!!! una figata assoluta eheheheh mi verrebbe da dire!!!
Comunque....oggi mi è capitato di vedermi regalati due piccoli fiori, di un arancione disarmante e immediato il pensiero è andato a quei segni che la principessa del "labirinto del fauno" ha lasciato sulla terra.
Segni impercettibili ai più ma visibili per chi li cerca tra le foglie, i fiori, gli alberi, i boschi e tutte le belle forme che questa incredibile, quanto perseguitata, natura ci offre.

Una bambina che permette ad un albero di tornare a fiorire e una radice che vuole diventare umana e fa il bagno nel latte freddo e chicchi d'uva golosi ed invitanti e grossi rospi (ma davvero quello è il tuo amico ennio, Oreste?...consiglio per lui una dieta mooolto zen!) sono poi quel che di questa storia mi resta negli occhi, nei sogni e nell'immaginario.

Di più come al solito non solo non serve ma non mi interessa.


























10 apr 2008

Big Fish


Perchè quando si parla di padri io non ci capisco più niente,
sarà bene che vi avvisi che questo film già dopo 13 minuti di Visione aveva
conquistato il mio interesse, la voglia di emozionarmi e la disponibilità
a non distrarmi nemmeno per un istante.





Detto questo...





Io non so se o in che quantità c'è bisogno di dire la verità nella vita.


Non l'ho mai capito e temo che , per ragioni assolutamente impossibili da spiegare, non lo capirò mai.


E' vero...capita anche a me...talvolta la percezione di una bugia o di un racconto eccessivamente romanzato può sfastidiare, per non dire deludere, per non dire che fa incazzare, per non dire che ti senti preso in giro.


Insomma è giusto pretendere la verità, quello che veramente non ha senso è pretendere che la verità sia unica, che esista una sola versione dei fatti ed un solo possibile modo di raccontarli.


Se fosse davvero così probabilmente gli stessi telegiornali, che dovrebbero (ahahaha ma di sti tempi chi ti crede?!?!...) far cronaca, non avrebbero ragion d'essere.


Per non parlare ovviamente di film, documentari, cortometraggi, libri, spettacoli, musical etc.etc.


Insomma addio tutto, addio arte, addio varietà di stili, linguaggi e punti di vista, addio unicità.


Nella tenerezza strabordante di questo film la capacità di narrare e l'incapacità di saper ascoltare la fanno da padroni...e quale il miglior narratore della vita di un bambino se non suo padre?


Mi riempie di gioia capire come nemmeno volendo potrei raccontarvi questo film.


Ed è proprio dentro questa impossibilità che abita il valore di tutta la storia.


Sono incline a vederlo come il più grande film di Tim Burton!

(e scopro soltanto dopo aver visto il film che ce lo definiscono tutti...eheheh arrossisco di vergogna!)


E precisando che, se siete come me, è consigliabile farsi trovare muniti di una bella quantità di fazzoletti prima della fine, vi invito a mollare all'istate questo insulso tentativo di descrivere qualcosa di bello e prezioso e di correre a vedere "Big Fish"...


gioia a voi!












8 apr 2008

Alternative....


...al grigiore quotidiano della politica!

notte insonne


Qualche volta ho il coraggio di chiedere alle persone che con me e di me respirano la quotidianità se davvero ci sono.
Lo faccio sbagliando spesso tono, tempi e modi, lo faccio solo quando davvero sento che niente è come dovrebbe essere, lo faccio sperando e sognando l'abbraccio caldo delle cose vere.
La carezza di un padre, la concentrazione, la dedizione e lo sforzo dovuto ad un figlio piccolo o ad un cucciolo.
Ma io non sono un neonato, nè un cucciolo di qualsiasi specie e non sono un genitore affettuoso e paziente.
E così mi capita di offrirmi alla pochezza ed ai limiti miei e di chi mi sta accanto.
Come fosse inevitabile conoscere ciò che non c'è, che non si può avere, nè pretendere...a volta nemmeno nominare.
E divento tristezza e lacrime senza conforto
vento e vuoto
ombra e senso di vertigine...E' la pena a cui mi offro spontanea
dopo aver costruito un mondo rigido di parole e suoni attorno a me
dentro cui affogare, essere fraintesa, equivocata, confusa con il rumore caotico che io stessa contribuisco a creare.
Non resterò per sempre qui
ma sarò per sempre così
e questa notte nulla può consolarmi.

4 apr 2008

Vatel

Vatel
Regia: Roland Joffé
Soggetto: Jeanne Labrun
Fotografia: Robert Fraisse
Scenografia: Jean Patrick Godry
Costumi: Eric Perron e Suen Mounicq
Musica: Ennio Morricone 
Durata: 117'
Con Gerard Dépardieu, Uma Thurman, Tim Roth, Julian Glover, Julian Sands


Lo sfarzo, il lusso, lo spreco ed infine la bellezza solo superficiale sono non solo il tema del film ma anche gli strumenti con cui è stato costruito.....

Lo sfarzo dei costumi, il lusso delle scenografie, lo spreco di un cast geniale e la bellezza solo superficiale di un film che nulla aggiunge e nulla toglie a quello che già sapevamo della corte francese e dei suoi piccoli grandi giochi di potere.

Se come me avete una insana passione per quel periodo storico potete ovviamente concedervi un film che esteticamente merita un grosso rispetto ma che è privo di qualsiasi spessore.
Del resto, documentandomi sul personaggio realmente esistito sono riuscita a tirar fuori comunque una ricetta per me poco utile dato che detesto i dolci ma spero gradita a chiunque leggerà il post in un momento di calo di zuccheri...




François Vatel e la crema Chantilly

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François Vatel (1631-1671)

François Vatel fu al servizio del sovrintendente alle finanze del regno di Francia Fouquet e del principe di Condé, preparando per loro banchetti spettacolari e gustosissimi. 
Pare che sia stato anche l’inventore della crema Chantilly, panna montata e zuccherata dall’inimitabile leggerezza, senza dubbio fra le migliori creme utilizzate per farcire e decorare i dolci, così battezzata in onore dal castello omonimo, feudo del Principe di Condé. 
Vatel è passato alla storia non solamente per la sua creatività, ma anche per il suicidio che si dette nel 1671 durante la visita di 
Luigi XIV alla residenza di Chantilly. 
Questo il racconto riguardante la cronaca dell’evento, rielaborato da uno scritto di Marie de Rabutin-Chantal marchesa di Sévigné. 
Il re Luigi arrivò il giovedì sera. La caccia, le lanterne, il chiaro di luna, lo spuntino in un luogo coperto di giunchiglie, tutto andò nel migliore dei modi. 
Gli ospiti si misero a tavola, ma poiché v’erano più commensali del previsto, non bastò l’arrosto per tutti, e ciò sconvolse Vatel che disse a più riprese: 
- L'onore è perduto, è un affronto che non posso tollerare - . 
Dopo poco rivolgendosi a Gourville asserì: 
- Mi gira la testa, non dormo da dodici notti, aiutatemi a impartire gli ordini - . 
Gourville gli diede tutto l’aiuto possibile, ma l’arrosto che era mancato, sebbene non al re, ritornava sempre alla mente del cuoco. 
Scese la notte, i fuochi d’artificio costati sedicimila franchi non riuscirono, perchè coperti da una nuvola. 
Alle quattro di mattina Vatel, aggirandosi nel palazzo addormentato, incontrò un fornitore con due piccoli quantitativi di pesce. 
- Tutto qui? – domandò. 
- Sissignore - rispose l’altro. 
Passò del tempo e, non vedendo arrivare i rifornimenti di pesce ordinati da tutti i porti, Vatel iniziò a disperarsi. 
Al culmine della sua agitazione incontrò Gourville al quale farfugliò prostrato: 
- Temo signore, di non sopravvivere a questo affronto. Ne va del mio onore e della mia reputazione - . 
Gourville non diede importanza a queste parole, ma l’altro salì in camera sua, appoggiò la spada alla porta e si trapassò il petto. 
Proprio mentre Vatel cadeva privo di vita, cominciarono ad arrivare cesti di pesce in abbondanza… 



Fragoline di Vatel alla créme Chantilly
Ingredienti 
Panna fresca – zucchero a velo – vanillina – fragoline di bosco – foglie di menta 
Ricetta 
Prendere della panna e sbatterla energicamente, unendo dello zucchero a velo passato al setaccio. 
Quando la panna comincerà ad apparire soffice, aggiungere della vanillina e continuare la lavorazione affinché il composto raggiunga la giusta consistenza; lasciare riposare in frigo. 
Lavare accuratamente delle fragoline, asciugarle, adagiarle in delle coppette, e ricoprirle della créme chantilly. 
Servire questa ghiottoneria guarnita con piccole foglie di menta. 




in ordine di apparizione...