9 ott 2009

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Onora il padre e la madre...quale comandamento era? e che film è?
non lo so.
Al suo posto ho scaricato questo titolo, e me lo sono visto.
Con gusto.
Il buon Philip Dick ne ha tirata fuori una delle sue...e sta volta credo che lo leggerò anche.
La questione è semplice e tuttavia mi ha costretta a domande cerebrali fino allo sfinimento...

"Il problema con il futuro è uno soltanto...puoi guardarlo negli occhi e riconoscerlo nei dettagli,
ma lui cambierà,
per il solo fatto che lo hai guardato".

Ed io mi perdo nella più assurda delle idee....

La fantascienza ha questa magia,
ed io davvero non capirò mai perchè è considerata
letteratura di serie B.

E' una metafora enorme,
poetica quando scritta bene (ma anche quando scritta male, con semplicità,anche se non è questo il caso)
fantasiosa e comprensibile come nessuna poesia (o quasi) è mai scritta
ed ha un vantaggio ...quello che hanno le fiabe,
non ti chiede di credergli, solo di lasciarti guidare.

Ed io che amo gli stranieri che ti invitano a ballare
mi lascio condurre alla danza
e sogno, con loro, in una lingua nuova.

Io ho sempre creduto nella possibilità di anticipare
di due minuti , alcune volte due anni, molto più spesso tre secondi
il futuro e contemporaneamente non sono mai riuscita ad uscire viva
dal dissidio del "Visionario".

Il Visionario sa che per il solo fatto di sapere modifica ciò che sa
fino alla distruzione di ciò che sa per anticipare di due minuti, due anni o tre secondi
una realtà che diventa visione imprecisa poichè si sta modificando ancora e così fino alla fine,
sempre.

In un altra lingua (quella dello straniero che mi ha invitato a ballare qualche minuto, anno o secondo fa)
io sarei matta,
troppo sensibile,
insicura
o forse instabile.

Il punto è che ci credo.

Il punto, da ieri sera, è che so che ci credono anche altri.

Il punto è che anche solo per averci creduto un istante ed aver "capito" tutto quello che potevo capire in un istante
ora so che non sarà più così....al solito - peccato! - è ancora troppo tardi.


Mi fa sorridere guardare quanto monotematica sia diventata la mia fantasia amorosa
che vuole sempre sostituire nomi e attribuire ruoli ai miei reali compagni di vita
"in sostituzione" dei protagonisti dei film

ancora una volta, qui a Radiovisioni,

viene il dubbio di vivere di sogni e ricordi

di idee e illusioni

di amore, sempre e soprattutto.

Guardatelo, non ne vale la pena

ma fa bene.


Note al Margine della Giornata e della Visione:

1. L'amore è davvero l'unica forza che ci spinge oltre i due minuti di precognizione?
2. E' orribile scoprire che Nicolas Cage in realtà si chiama Nicolas Kim Coppola ed è il nipote del più famoso Francis Ford Coppola e della altrettanto abilmente "imboscata" Talia Rose Coppola , in arte Talia Shire. Sarà anche che lo avrà fatto per farsi giudicare indipendentemente dal famoso zio ma non mi piace (che nella lingua dello straniero che mi ha invitato a ballare due minuti, due anni o tre secondi fa equivale a "ma vaffanculo" o "sti cazzi")


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Musiche Mark Isham

Tratto da un racconto di Philip K. Dick "Non saremo noi" incluso
nella raccolta "The Golden Man"

Durata 96 min.

Anno 2007






Debutto Animale

in ordine di apparizione...